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Cosa si sbaglia nel lavoro ibrido

Il lavoro ibrido potrebbe segnare la prossima era, ma ci sono delle cose che tutti potrebbero sbagliare.

Lavoro ibrido

Il lavoro ibrido potrebbe segnare la prossima era, ma ci sono delle cose che tutti potrebbero sbagliare e che è meglio conoscere prima di commettere qualche errore.

Il lavoro ibrido

Il lavoro ibrido potrebbe definire la prossima era. Secondo una ricerca di Gartner, la maggioranza dei leader aziendali (82%) prevede di consentire ai propri dipendenti di svolgere lavori ibridi in futuro, ma c’è un problema. Spesso i leader adottano una definizione semplicistica di lavoro ibrido, basata sul numero di giorni in cui il lavoro viene svolto all’interno o all’esterno dell’ufficio. Per molti leader, il lavoro ibrido significa due o tre giorni di lavoro in ufficio alla settimana, ma si tratta di un’occasione persa.

Il lavoro ibrido è molto di più che stabilire un determinato numero di presenze in ufficio. I leader più efficaci riconoscono che questa tipologia di lavoro consiste nel ripensare al modo in cui i dipendenti possono organizzarsi e funzionare. Si tratta di riconoscere che non tutto il lavoro è uguale e di cogliere un’importante opportunità. 

Il modo in cui lavorano i dipendenti è più importante di dove lavorano

In qualità di leader, per sviluppare una strategia di lavoro ibrido efficace, dovrete avere un impulso importante riguardo i tipi di lavoro che svolgono i vostri dipendenti, come un lavoro qualificato o un lavoro strategico. Una ricerca dell’azienda Asana, basata su uno studio su oltre 10.000 lavoratori ibridi, ha rilevato che il tempo che i lavoratori dedicano al lavoro qualificato rispetto a quello strategico è cambiato.

I dipendenti trascorrono il 27% di tempo in più in lavori qualificati, proprio da quando la maggior parte di loro lavora da casa. I dipendenti preferiscono svolgere un lavoro qualificato a casa, dove possono concentrarsi meglio. Quando si tratta di lavoro strategico, che riguarda l’organizzazione, la ricerca ha rilevato che i lavoratori dedicano il 36% in meno del loro tempo, questo anche perché preferiscono svolgere questo tipo di mansione in ufficio. Per questo è importante non concentrarsi su un approccio al lavoro ibrido basato solo sul numero dei giorni, ma anche sulla tipologia di mansione. Il lavoro ibrido richiede processi organizzativi diversi rispetto al lavoro a distanza o di persona. In qualità di leader, quando il lavoro è ibrido, dovrete decidere come cambiare i processi decisionali, di definizione degli obiettivi e di brainstorming.

Questi processi dovrebbero coinvolgere alcuni componenti nuovi. Dovrete sviluppare nuovi processi che vadano contro il burnout in ambienti di lavoro ibridi, in cui i confini tra lavoro e casa diventano sempre più sfumati. Il problema è che circa il 40% dei lavoratori crede che il burnout sia una parte inevitabile del successo. I leader devono stabilire nuovi processi per misurare i carichi di lavoro. 

Il lavoro ibrido non è uguale per tutti

Il lavoro ibrido non riguarda un numero specifico di giorni in ufficio e non è uguale per tutti. In qualità di leader, per ottenere il giusto lavoro ibrido, dovrete capire quali tipologie di lavoro stanno svolgendo i dipendenti e ricostruire da zero i processi di lavoro. In questo modo avrete un numero “ideale” di giorni in cui i dipendenti saranno in ufficio, puntando su una strategia basata sulla qualità del lavoro e sulla tipologia di mansione. 

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Scritto da Chiara Nava

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