Coupang, compagnia spesso definita l’Amazon della Corea del Sud, è una startup che ha rivoluzionato lo shopping nel paese asiatico. La società offre consegne di generi alimentari o di milioni di altri articoli il giorno stesso dell’ordine, o al massimo il giorno successivo, senza nessun costo aggiuntivo. Giovedì 11 marzo 2021, giorno del suo approdo a Wall Street, il valore delle azioni di Coupang è aumentato del 41% rispetto all’inizio delle trattative, facendo di essa la seconda più grande società asiatica dopo la cinese Alibaba.
Coupang, l’Amazon della Corea del Sud
Coupang è il più grande e-commerce della Corea del Sud. Il suo status è stato ulteriormente cementificato dal lockdown che ha obbligato tutti i sud coreani a restare in casa e ha aumentato la loro richiesta di consegne celeri.
Coupang non è ovviamente l’unico rivenditore nel paese asiatico, ma è quello che è stato in grado di presentarsi e di vendersi meglio.
Bom Suk Kim, che ha creato Coupang nel 2010, ha ammesso più volte che il suo scopo è quello di creare un mondo in cui i clienti si chiedano “Come sono riuscito a vivere senza Coupang?”. Kim, dopo aver studiato negli Stati Uniti per un breve periodo, è tornato nel suo Paese natale con lo scopo di rivoluzionare il settore dell’e-commerce.
La rapida crescita di Coupang si deve sia a delle coraggiose scelte imprenditoriali che a un ottima capacità di creare intorno a sé un marchio. Il suo nome è un mix della parola “coupon” con “pang”, che è il suono coreano per la vincita del jackpot.
I fattorini, conosciuti anche come “uomini di Coupang”, o “amici di Coupang”, indossano delle uniformi dai colori sgargianti e viaggiano con furgoni su cui il nome della società è impresso a chiare lettere.
Per quanto riguarda le infrastrutture, i clienti che appartengono a “Rocket Wow”, il programma fedeltà, possono mandare indietro un prodotto lasciandolo semplicemente fuori dalla loro porta, senza bisogno di una scatola o dell’etichetta. Un servizio non solo gratuito, ma anche privo di stress, secondo il suo creatore. Recentemente Coupang ha anche introdotto Coupang Eats, un servizio di consegna a domicilio dei pasti e Coupang Play, un’app di streaming.
Le differenze tra Coupang e i suoi competitor
All’inizio, i suoi più grandi rivali erano i rivenditori tipo eBay, dove le consegne venivano fatte da compagnie di logistica esterne, con corrieri indipendenti.
In questi casi, le consegne potevano impiegare diversi giorni prima di arrivare nelle mani dei clienti.
Dalla creazione della “consegna razzo”, nel 2014, Coupang ha costruito un network di hub logistici, con il 70% della popolazione coreana che abita al massimo a dieci chilometri da un centro logistico della compagnia. La società utilizza il machine learning per predire la domande e organizzare le scorte dei prodotti nei suoi magazzini.
Coupang ha inoltre un flotta di 15000 corrieri a tempo pieno. Nel 2020 ha raddoppiato la sua forza lavoro, arrivando a 50000 dipendenti. Il suo piano è di creare altri 50000 posti di lavoro entro il 2025.
Anche se la compagnia sud coreana ha guadagnato oltre 12 milardi di dollari nel 2020, è ancora in rosso. Questo è dovuto ai continui investimenti nelle infrastrutture e nella logistica. Non è ancora chiaro quando Coupang sarà in grado di creare profitto, ma grazie a fondi esteri continuerà di certo a migliorarsi.
Le accuse contro Coupang
Coupang ha dovuto però anche affrontare delle indagini riguardanti le sue pratiche lavorative. Alcuni ex dipendenti hanno accusato la compagnia di sfruttare i suoi magazzinieri fino allo stremo delle forze, col fine di preparare gli ordini il più in fretta possibile.
Dopo che il numero dei dipendenti è raddoppiato, anche quello delle persone che hanno subito un infortunio sul lavoro è passato dalle 515 del 2019 alle 982 del 2020. Il padre di un dipendente morto di infarto a causa di uno straordinario notturno ha definito Coupang una compagnia che tratta i suoi lavoratori come degli schiavi, spremendoli fino alla loro ultima goccia.
Coupang si è scusata per la morte di questo dipendente, ma ha negato le accuse di sfruttamento dei suoi lavoratori. La compagnia ha invece affermato di aver speso 443 milioni di dollari nel 2020 per automatizzare i magazzini. Questo col fine di rendere il lavoro più efficiente e meno faticoso.
