Robot che disinfettano le città, preparano il cibo dell’ospedale e consegnano i pacchi, apparecchiature intelligenti che monitorano la salute dei pazienti e raccolgono preziosi dati medici… L’intelligenza artificiale sta diventando uno strumento essenziale per gli scienziati che studiano il virus Covid-19. Nell’attuale periodo di crisi che stiamo vivendo, la collaborazione tra uomo e macchina non è mai stata così intensa in nessun settore.
La consapevolezza dell’importanza della robotica
A febbraio, la Camera di Commercio Americana di Shanghai ha intervistato aziende con attività produttive in Cina: la metà di esse ha dichiarato che la loro più grande sfida immediata è stata la mancanza di personale. La pandemia ha solo accelerato la consapevolezza dell’importanza della robotica e dell’automazione.
I progressi nei sensori, nel riconoscimento vocale, nella visione computerizzata, ecc., combinati con l’implementazione di reti 5G e i costi più bassi, stanno aprendo nuove opportunità per la robotica. Sono finiti i tempi in cui i robot erano confinati nei magazzini o nelle linee di produzione. Tutte le industrie hanno ora l’opportunità di sviluppare nuove capacità autonome al di fuori di ambienti confinati.
Ogni azienda deve quindi pensare al proprio futuro attraverso il prisma di questo cambiamento. Infatti, il 61% dei leader aziendali si aspetta che le loro aziende utilizzino i robot in ambienti non sorvegliati entro i prossimi due anni. Tuttavia, alla domanda sull’adozione da parte dei dipendenti, le risposte dei manager sono più contrastanti: mentre il 55% di loro afferma che i propri dipendenti saranno in grado di farlo senza problemi, il 45% di loro pensa che la collaborazione dei dipendenti con i robot sarà una sfida.
Un’opportunità ma anche una sfida per le risorse umane
La capacità di far accettare la robotica a tutti i dipendenti, ma anche al grande pubblico, sarà determinante. Le nuove opportunità offerte da queste tecnologie richiedono alle aziende di essere in grado di affrontare una serie di sfide. A partire dall’investimento nel talento. La domanda di tecnici della robotica è aumentata del 121% tra il 2017 e il 2019, e per gli scienziati dei dati dell’88% dal 2018 (2).
Ciò significa che le aziende dovranno adottare un’ambiziosa strategia di assunzione e formazione. Talento la cui qualità sarà fondamentale per garantire una transizione fluida, dato che i robot escono gradualmente dai magazzini e dalle fabbriche. La sfida è raccogliere e analizzare dati sufficienti per anticipare tutte le eventualità e le interazioni che i robot in natura dovranno affrontare.
Anticipare le questioni etiche, legali e sociali
Mentre nel complesso i consumatori sembrano entusiasti dell’idea che i robot svolgano un ruolo più importante nella loro vita (il 48% pensa che renderanno la vita più facile e il 30% pensa che renderanno la vita più divertente), le opinioni differiscono da paese a paese: i dirigenti d’azienda in Cina e Indonesia sono convinti che i loro concittadini accetteranno pienamente i robot negli spazi pubblici, mentre i loro omologhi irlandesi, canadesi e francesi temono che il pubblico dei loro paesi sarà molto più reticente.
La presenza di robot negli spazi pubblici solleva molte questioni etiche, legali e sociali, in particolare in termini di sicurezza e privacy. È imperativo che le aziende tengano conto del crescente impatto della presenza dei robot sui loro clienti e sulla società nel suo complesso. Anticipare e promuovere l’integrazione sicura ed equa della robotica nella vita quotidiana di tutti sarà uno dei pilastri del successo di questa rivoluzione in corso.
In definitiva, si tratta di un approccio a più lungo termine volto a suggellare nuove partnership tecnologiche e industriali, sia private che pubbliche, che consentirà alle aziende di gettare le basi per un futuro più automatizzato. Stimolando un massiccio sforzo di innovazione da parte di aziende, governi, università e singoli individui, la sfida globale del Covid-19 ha aperto opportunità senza precedenti in questo settore.
