Nata con questa missione, Credimi è oggi il più grande digital lender per le imprese in Europa Continentale, con oltre 41.000 aziende analizzate e oltre 900 milioni di euro erogati ad aziende che si sono rivolte alla nostra piattaforma digitale. È un canale di finanziamento potente, flessibile e veloce, oltre che alternativo alle tradizionali banche e factor.
In che modo Credimi si occupa di semplificare l’accesso al credito?
In concreto, supportiamo la crescita delle PMI italiane con soluzioni di factoring digitale e con servizi di finanziamenti a medio lungo termine.
Grazie alla nostra avanzata tecnologia proprietaria riusciamo ad analizzare e processare in poche ore migliaia di informazioni sulla situazione dell’azienda richiedente: dati finanziari, comprensivi della Centrale Rischi, presenza sui social, notizie sulla stampa e sui motori di ricerca, in modo da verificare che l’impresa abbia i requisiti oggettivi per accedere ai prodotti offerti. Caratteristiche che permettono a Credimi di concedere credito alle imprese con tempistiche rapidissime.
Come ha rivoluzionato il mercato di riferimento?
Quando ho fondato Credimi nel 2015, in Italia il fin-tech per piccole imprese era considerato ancora qualcosa di impensabile. La mia carriera è iniziata come consulente di banca – professione che ho svolto per 20 anni – e ho avuto modo di accorgermi di quanto i miei clienti di allora fossero scontenti dei servizi offerti alle imprese, ma profondamente convinti che non si potesse fare nulla per cambiare la situazione e che il “digital lending” e in generale i servizi finanziari digitali non avrebbero mai preso piede nelle abitudini delle imprese.
Così ho iniziato a studiare storie di società fin-tech del Regno Unito, negli Usa e in Asia, e mi sono invece convinto che l’Italia fosse un mercato ideale, con 4 milioni di aziende piccole e piccolissime affamate di semplificazione e sburocratizzazione.
Prestiti e finanziamenti rappresentando di sicuro un’opportunità per il sistema-Paese, ma anche un rischio. Come lo scongiurate?
I finanziamenti che eroghiamo utilizzano capitali che provengono da portafogli di Fondi di Gestione del Risparmio, ovvero da veicoli che raccolgono e gestiscono il risparmio delle famiglie, o di Istituzioni, come ad esempio Fondi Pensione, Assicurazioni, o Fondi di Previdenza.
Essi hanno il dovere di ridurre al minimo il rischio per le famiglie che ci affidano loro i risparmi. Per mantenere questi rischi entro un limite massimo accettabile, Credimi si è impegnata verso i Fondi a selezionare finanziamenti con una probabilità elevata di essere rimborsati, quindi con una probabilità di mancato rimborso che non sia superiore a una certa soglia concordata. Il nostro team raccoglie direttamente tutte le informazioni di cui ha bisogno per valutare il merito creditizio da fonti pubbliche molto diverse: Archivi delle Camere di Commercio, Centrale dei Rischi della Banca d’Italia, Archivi dei protesti, servizi di rating esterni, notizie raccolte dal web, dati di bilancio, social network e molte altre. Questi dati vengono successivamente approfonditi per calcolare il nostro rating.
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