Il successo di una campagna di equity crowdfunding non è casuale ma sarebbe correlato alla presenza delle attività di digital advertising. È quanto ha scoperto una ricerca condotta dall’Università degli Studi Federico II insieme a Scai Comunicazione, agenzia specializzata in equity crowdfunding con più di 90 campagne realizzate in Italia e 80 investimenti all’attivo nel capitale di rischio.
Ma c’è di più. Oltre a evidenziare la stretta correlazione tra il successo di determinate campagne di equity crowdfunding e l’engagement generato attraverso le attività di marketing digitale, la ricerca ha dimostrato che anche il numero di investitori attratti è direttamente riconducibile alla quantità e alla qualità di interazioni generate grazie al digital advertising, con risultati ancora migliori quando le inserzioni sono mirate a un target di pubblico specifico.
L’indagine portata avanti dall’Università Federico II insieme all’agenzia di Scai Comunicazione nasce dalla volontà di indagare l’origine di questo successo alla luce degli importanti risultati registrati dal crowdfunding in Italia negli ultimi anni. Dal 2012 ad oggi, infatti, non solo è cresciuta la cultura attorno a questo strumento di finanza alternativa, ma sono aumentati anche i volumi di raccolta, arrivati a 77 milioni solo nel 2020.
L’analisi esplorativa, che sarà presentata ufficialmente da Scai Comunicazione a settembre, è stata condotta su un campione di 33 campagne italiane di equity crowdfunding grazie alla collaborazione di alcune delle maggiori piattaforme italiane come Mamacrowd, Opstart, BacktoWork e 200crowd, e al coinvolgimento di 23 società emittenti. Le informazioni raccolte si sono basate invece su 1084 operazioni di investimento effettuate da persone fisiche e giuridiche tramite portali di equity crowdfunding.
