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Da Minecraft a Scratch 10 tool per insegnare ai bambini a programmare

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Qualche giorno fa ho scritto un post sul perché dovremmo insegnare la programmazione ai bambini, elencando alcune motivazioni che ho avuto modo di discutere con degli insegnanti durante un evento riguardante il coding nelle scuole.

Il post ha suscitato parecchio interesse: numerose visualizzazioni, molte condivisioni sui social e discussioni accese. Essendo un tema molto attuale ho pensato potesse essere utile tornare sull’argomento con un secondo articolo dall’aspetto più pratico, suggerendo alcuni strumenti per insegnare la programmazione ai più piccoli.

L’elenco è rigorosamente in ordine alfabetico, include sia strumenti software che hardware e non ha la pretesa di essere esaustivo. Se sei interessato all’argomento, ti consiglio di provarne più di uno prima di capire quale sia quello più adatto alle tue esigenze.

App Inventor

App Inventor è uno strumento sviluppato e mantenuto dal MIT, autore, tra l’altro, anche di Scratch. Orientato alla programmazione mobile, consente di sviluppare in maniera semplicissima applicazioni per Android senza la necessità di dover scrivere codice, utilizzando blocchi visuali e il drag’n’drop.È probabilmente il più complesso tra i tool elencati in questo post e non è consigliato ai giovanissimi. Può essere lo step successivo per chi già ha utilizzato strumenti come Scratch o ha qualche nozione di programmazione.

Cubetto

Cubetto è un robot programmabile realizzato dall’azienda inglese Primo Toys. È consigliato per bambini nella fascia d’età 3-7 e si autodefinisce uno tool di tangible coding, ossia uno strumento che insegna la programmazione attraverso l’utilizzo di oggetti fisici.Incastrando dei cubetti colorati in una base di legno, si possono dare le istruzioni a un piccolo robot che le trasforma in movimenti.

Anche se molto semplice, Cubetto permette di approcciare concetti come il debug, la ricorsione, le code e molti altri aspetti legati al pensiero computazionale.

Dash

Anche Dash è un robot programmabile. Molto diverso dal precedente, è adatto anche a bambini più grandi ed è programmabile attraverso una serie di applicazioni mobile.Ogni app consente di far eseguire diversi tipi di task al robot: musica, voce, movimenti, proiezioni, e tanto altro. Tutto rigorosamente da mobile, con una semplicissima interfaccia drag’n’drop che somiglia più a un videogioco che a un ambiente di programmazione.

Kodable

Kodable è uno strumento molto avanzato che consente di organizzare delle vere e proprie lezioni di coding all’interno delle scuole. Oltre al software di programmazione (anch’esso dall’aspetto semplice e simile ad un videogame) include diversi tool per aiutare insegnanti e genitori nell’organizzazione delle lezioni.Sul sito sono presenti video guide, app per tutte le piattaforme e un sistema per organizzare le lezioni, gestire i contenuti e tenere traccia dell’avanzamento di tutti gli studenti.

Lego WeDo

Il nome la dice lunga: WeDo è uno strumento sviluppato da Lego e rivolto a bambini delle scuole elementari. Anche in questo caso c’è sia una controparte hardware che una software.Per quanto riguarda l’aspetto hardware si tratta, ovviamente, di mattoncini Lego ai quali sono stati aggiunti motori e sensori per renderli animati e programmabili.La parte software viene, invece, gestita attraverso un tool di programmazione grafico che esiste in diverse versioni, in base alle attività e agli argomenti che si vogliono approfondire.

Made with Code

Made with Code è un progetto di Google dedicato al mondo della programmazione e rivolto esclusivamente alle donne. Il payoff del sito non lascia spazio all’immaginazione: “Less than 1% of girls study Computer Science. Let’s change that.”.Il progetto è completamente web based e sulla piattaforma sono disponibili numerosi esercizi, di diversa difficoltà, con i quali avvicinarsi ai concetti della programmazione.

Minecraft Edu

Minecraft Edu è una versione speciale (o remix, come viene definito sulla home page) del famoso gioco per PC Minecraft. Se non conosci Minecraft puoi rimediare subito leggendo questo mio post di qualche mese fa.Questa versione è appositamente pensata per il mondo educational e offre una serie di strumenti aggiuntivi che ne facilitano l’utilizzo all’interno delle aule scolastiche.È utilizzato da più di 5000 docenti in tutto il mondo per insegnare materie di ogni tipo: dalla storia all’arte passando per la scienza e l’ingegneria.

Raspberry Pi

Molto diverso dagli strumenti elencati sopra, il Raspberry Pi è a tutti gli effetti un computer della grandezza di una carta di credito, che può eseguire quasi tutte le azioni di un computer normale.Essendo compatibile con tantissimi dispositivi, il Raspberry Pi è molto utilizzato per insegnare la programmazione ai ragazzi e avvicinarli a concetti del mondo hardware e elettronico.

Scratch

Scratch è, molto probabilmente, lo strumento più conosciuto per insegnare la programmazione ai bambini. Sviluppato anch’esso dal MIT, è il tool consigliato dalla fondazione CoderDojo per i più piccoli.È un software di programmazione visuale che consente di realizzare veri e propri videogiochi completi e funzionanti, senza scrivere una riga di codice.Nonostante la sua semplicità, introduce a concetti della programmazione come variabili, parallelismo, ricorsione, messaggi e tanto altro.

Tynker

Anche Tynker, così come Kodable, è una piattaforma online per la gestione di lezioni di programmazione ai bambini. Include un tool di sviluppo grafico molto simile a Scratch che, attraverso l’utilizzo di blocchi e del drag’n’drop, consente di realizzare dei veri e propri videogiochi.I contenuti sono numerosi e i prezzi variano in base alla difficoltà e all’età dei bambini a cui sono rivolti (7, 10 o 12+). Inoltre, sulla piattaforma ci sono tutorial, video guide, tantissimo materiale di supporto e le applicazioni mobile per iOS e Android.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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Scritto da chef

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