La “guerra digitale” del Califfato è stata finora una guerra di propaganda. Attraverso i social network come Twitter i simpatizzanti del sedicente Stato islamico hanno a lungo proposto la propria visione del mondo e fornito riferimenti pseudo religiosi ai simpatizzanti di una malintesa jihad islamica. I messaggi nei social network e nei forum pubblici sono serviti a creare consenso intorno alle azioni dell’Isis e a scambiare informazioni su come contribuire alla guerra santa. È stato attraverso twitter che sono circolati,