Hal Varian, Chief Economist di Google, dice che “the sexy job in the next 10 years will be statisticians”. E se lo dice Google, allora noi siamo molto sexy. Vi racconto perché.
La mission di INNAAS è quella di supportare le aziende nella trasformazione di dati in informazioni di valore, che servano a migliorare le performance di business.
Per dimostrare in modo tangibile la versatilità della nostra piattaforma di analytics abbiamo sfruttato i campionati mondiali in Brasile, che si disputavano proprio nei giorni in cui abbiamo iniziato il percorso di accelerazione.
Abbiamo quindi analizzato le performance dei match. Mentre le squadre giocavano, la piattaforma elaborava una grande quantità di dati prodotti in campo (per esempio, il numero e la velocità dei passaggi, la posizione in campo, le percentuali di eventi andati a buon fine, ecc.) fornendo in tempo reale punteggi sintetici sulle performance delle due squadre.
Abbiamo iniziato il nostro percorso di accelerazione in TIM #Wcap a luglio 2014. Eravamo entusiasti, ma non immaginavamo quello che sarebbe accaduto nell’arco di qualche mese. Il risultato di questo esperimento è che oggi la piattaforma di analytics di INNAAS viene usata per elaborare i dataset relativi alla Serie A e per alimentare le funzionalità analitiche di TIM Stadium. E l’ultima grande novità (per ora!) è che TIM Ventures ha scelto di investire su di noi facendo ingresso nel nostro capitale sociale.
Insomma, finita l’estate realizzammo che appena dopo qualche settimana dal nostro arrivo, avevamo già aperto un’importante collaborazione. E se questa non è accelerazione…
La nostra startup è uno spin off universitario, il team è composto da me e da Giuseppe Ancona, formidabile ingegnere informatico che ha lasciato il suo precedente impiego in un’importante società per concentrarsi sul progetto.
L’idea è nata circa sei anni fa grazie anche all’incontro con Luca Iandoli di cui sono stato allievo (Luca insegna all’università Federico II di Napoli e allo Steven Institute of Technology nel New Jersey). Luca mi aveva coinvolto in un progetto di analisi delle performance dei fornitori di un grande gruppo industriale italiano. Da lì la scintilla dell’idea: “E se riuscissimo a creare un software per risolvere tutti i problemi di performance in tutti i contenti ed ambiti di business?”.
Dopo la laurea, ho lavorato per Hewlett Packard e Philip Morris in Europa, Medio Oriente, Stati Uniti, ma da gennaio scorso ho deciso di dedicarmi solo a INNAAS.
Alla base del nostro software ci sono degli algoritmi che analizzano i dati e calcolano uno score che sarà di supporto alle decisioni del management aziendale.
Ci rivolgiamo alle grandi aziende che spesso hanno molti dati ma non sanno come valorizzarli. Le aiutiamo a produrre le informazioni che servono a migliorare il loro business e stiamo lavorando per rendere il modello sempre più astratto, così da poterlo adattare a qualsiasi contesto. Abbiamo già applicato il software in ambiti Performance Retail e Social e presto sarà applicato all’IOT, Advertisement e Healthcare.
SIMONE DI SOMMA*
* Simone Di Somma è Managing director di INNASS (Innovation as a service)