«Dedicatemi un minuto: vi svelerò una nuova concezione del tempo»

innovaizone

“ Vivere davvero oggi significa vivere con una informazione adeguata.”

Norbert Wiener (The Human Use of Human Beeing- 1949)

La storica frase di Wiener, inventore della Cibernetica (la scienza del controllo e dell’informazione) mi ha portato a fare considerazioni del tipo: cosa è vivere se non attraversare uno spazio nel tempo? Abbiamo noi oggi una informazione adeguata di queste due dimensioni in una era cibernetica come l’attuale?

Il Tempo è un argomento difficile che ha affascinato da sempre menti illustri, ma per dirla alla Einstein (che cosi liquida la faccenda): è quella cosa che si misura con gli orologi.

Orbene, l’orologio meccanico fu inventato quasi 7 secoli fa e da allora la nostra rappresentazione del tempo è stata sempre riferita a quadranti con lancette e/o numeri (una visione del Tempo meccanica ,quantitativa), ma solo fino al 14 luglio 2006, quando sul web fa la sua comparsa cheorae.it.

Su Cheorae.it un personaggio, tra il faceto e il serio e nelle situazioni più disparate, ogni minuto della giornata informa sull’ora esatta con una breve performance audiovisiva di circa 10 sec. (una sorta di “Selfie-video” ante-litteram) interpretando il minuto in corso come “momento di vita normale”. Giochi di parole, citazioni, fatti, e , all’occorrenza, considerazioni sul valore e significato del Tempo. Parla in italiano, con un accento meridionale, ma l’ora di Cheorae.it risulta sempre esatta al minuto (20 sec. max di scarto dall’ora ufficiale per il fuso GMT+1). Ad ogni minuto, 14.40 in una giornata, corrisponde un video differente, registrato però proprio nel minuto corrispondente. La risposta alla domanda “ che ora è ?”, è visualizzabile tramite internet anche (già all’epoca) dai possessori di un telefonino UMTS.

Sulla rete la notizia in breve fa il giro del mondo e cheorae.it risulta uno dei primi siti virali italiani. Dopo il test e dopo il lancio del servizio definitivo riceve in 1 mese più di 160.000 visitatori scalando fino al primo posto la classifica “Infotainment” di Shinystat e con un picco di 30.000 visitatori in un sol giorno si classifica al 3° in quella generale. Lo sconosciuto personaggio che non ha ancora nome viene denominato Mr.Time.

Mr. Time sono io. Credo di aver inventato (proprio nel momento di convergenza tra il mondo delle telecomunicazioni e quello delle tecnologie dell’informazione) un nuovo modo per informarsi sull’ora esatta, “adeguato” ai nostri tempi di multimedialità, interattività e rete globale.

Se sia o no il prototipo dell’orologio del futuro, solo il Tempo, qualunque cosa esso sia, ce lo dirà. Resta il fatto che è stato il primo orologio-video multimediale interattivo su internet.

Un orologio ultra-preciso è utile per sincronizzare eventi, ma Cheorae.it ( pur con una precisione di tutto rispetto per normali usi quotidiani) vuole invece stimolare una riflessione sul fatto che il Tempo è la cosa più preziosa (di tempo non c’è abbondanza) e che guadagnare tempo è impossibile: noi umani il Tempo non possiamo che perderlo continuamente come momenti di vita ” irripetibili”.

Il Tempo come qualità è una scelta, come quantità è solo la condizione dettata dai ritmi accelerati del progresso tecnologico. Dopo questa esperienza col Tempo e poi quindi passare allo Spazio, direi che “il passo” per me è stato è breve.Spazio e Tempo, le dimensioni con cui si esperisce la vita, vengono oggi sempre più spesso confusi tra loro; ad esempio per definire la distanza Napoli – Milano diciamo 1hr di aereo, invece di 880 Km. Questa semplificazione, determinata dalle protesi tecnologiche utilizzate, se risulta pratica quando grandi distanze (impensabili da percorrere a piedi) sono coinvolte, se traslata sulle piccole crea distorsioni nella percezione delle reali dimensioni in gioco e ciò incide in modo determinante sugli stili di vita con conseguenze dannose anche per la salute. Camminare è un modo per riappropriarsi di una più reale percezione dello spazio a dimensione umana. Procida, una isola molto piccola, ma densamente abitata, un luogo dai confini netti e definiti dove gli abitanti per spostarsi ricorrono all’ uso intensivo di protesi motorizzate, mi è sembrato il naturale scenario per questo nuovo esperimento: il luogo ideale per riappropriarsi dei naturali valori di tempo e spazio e dei loro rapporti . Mi sono messo in cammino e “passo dopo passo” ho tracciato una mappa la cui unità di misura, antica e nuovissima allo stesso tempo è il PASSO … misura e ritmo del procedere umano … fornendo così a chi voglia adottarlo uno strumento sperimentale e del tutto innovativo per rileggere lo spazio.

Procida a passi nel 2010 è stata la prima mappa nella quale al tradizionale modo di misurare e connotare le distanze si sia sostituito il PASSO. E’ una mappa per camminanti per chi cioè abbia scelto il più naturale dei mezzi di locomozione per rimettere spazio, tempo, pensiero e movimento nella giusta prospettiva. La notizia ha avuto eco mediatica internazionale e oggi Procida è conosciuta come “l’isola dei passi”. Il successo della iniziativa mi ha spinto a tentare la stessa operazione per altri contesti. Napoli a passi è l’ultima realizzata (quasi 3 anni di lavoro): le distanze tra i punti di riferimento sono indicate in passi da percorrere e fornisce indicazioni sui i tempi impiegati procedendo a piedi. Lontano dall’essere l’ennesima piantina della città, “Napoli a passi” è una sorta di “manuale di sopravvivenza metropolitano”: svela infatti come raggiungere in tempo un qualsiasi luogo all’interno dell’area urbana, indipendentemente dal traffico cittadino, scioperi dei mezzi di trasporto, blocchi alla circolazione delle auto, crisi energetica totale. Restituisce una reale visione della città a dimensione umana, percorribile a piedi . Le mie mappe a passi sono cartacee per scelta, ma precise a tal punto da risultare navigabili anche con Google Earth. Attualmente su questo ultimo progetto “cibernetico” sono in attesa di feed-back (sponsor).

Tony Ponticiello (Mr. Time)Napoli 18/6/2014

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

What do you think?

Scritto da chef

innovaizone

Narratively, raccontare storie con lentezza con lo storytelling slow

lifestyle

Carlo Frinolli: perchè è il momento di fare il crowdfunding in Italia