Difficoltà nella produzione di Apple Vision Pro
Il Apple Vision Pro, il visore di realtà mista dell’azienda di Cupertino, sta affrontando una serie di difficoltà significative nella sua produzione. Secondo recenti indiscrezioni, la situazione potrebbe portare a una sospensione della produzione entro la fine del 2024, dopo una riduzione già avvenuta durante l’estate. Le fonti interne alla catena di approvvigionamento di Apple hanno rivelato che le vendite sono state inferiori alle aspettative, con solo 370.000 unità vendute nei primi tre trimestri del 2024 e una proiezione di ulteriori 50.000 unità entro la fine dell’anno.
Accumulo di scorte e riduzione della produzione
Questa situazione ha portato a un accumulo significativo di scorte. Luxshare, il principale assemblatore, ha già prodotto tra 500.000 e 600.000 visori, lasciando circa 200.000 unità in magazzino.
Per far fronte a questa situazione, Luxshare ha ridotto la produzione giornaliera a circa mille pezzi. Tuttavia, si prevede che a novembre ci possa essere una sospensione completa della produzione, in risposta a precise indicazioni da parte di Apple.
Strategie future e nuovi dispositivi
Nonostante le difficoltà attuali, Apple sta già pianificando il futuro della sua linea di prodotti. Le scorte accumulate dovrebbero essere sufficienti per coprire la domanda fino al lancio della seconda generazione del dispositivo, previsto per il prossimo anno. Inoltre, l’azienda è impegnata nello sviluppo di un altro dispositivo orientato al pubblico consumer, con un prezzo stimato di circa 2000 dollari e un debutto previsto per il 2026. Questa nuova variante potrebbe presentare alcune differenze rispetto al Vision Pro, come un display a risoluzione inferiore e l’eliminazione della funzione Eyesight, per contenere i costi di produzione.
Il gruppo di lavoro attorno a Vision Pro sta attualmente valutando le migliori strategie per il futuro della categoria di dispositivi. Tra le opzioni sul tavolo, c’è la possibilità di sviluppare occhiali intelligenti simili a quelli realizzati in collaborazione tra Meta e Ray-Ban, oppure di perseguire lo sviluppo di occhiali realmente AR.
