Digitalizzazione, priorità al cittadino

Matica Fintec rivoluziona il mercato dell’identità digitale internazionale con soluzioni sempre più sofisticate e sicure.

Matica fintec
Matica fintec

La forte spinta alla digitalizzazione, che ha caratterizzato il 2020, non interessa solo il tessuto imprenditoriale ma anche i cittadini italiani. Che si tratti di pagamenti o identità digitale, i numeri testimoniano un vero e proprio boom, che consente all’Italia di recuperare – anche se solo in parte – il ritardo legato agli scarsi investimenti in innovazione. Secondo gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, sul fronte dei pagamenti digitali, nel 2022 si sarebbe registrato il sorpasso sui pagamenti in contante. Il Covid-19, in realtà, sembrerebbe aver messo il turbo a questo processo, anticipando di un anno il fenomeno, come dimostra un Occasional Paper della Banca di Italia realizzato da tre esponenti del Dipartimento “Circolazione Monetaria e Pagamenti al dettaglio”, che evidenzia un forte calo dei prelievi di contante nel periodo della pandemia.

Cresce anche il mercato dell’identità digitale, seppur lentamente. Nel 2020, infatti, in Italia è più che
raddoppiato il numero di utenti SPID. Per l’Osservatorio Digital Identity della School Management
del Politecnico di Milano sono 13 milioni gli utenti di SPID. A partire dal 2016 e fino alla fine del 2019 le Pubbliche Amministrazioni ha speso poco più di 7,5 milioni di euro per l’adesione al sistema SPID, di cui 5,7 milioni (il 76%) destinati a soli dieci fornitori. Tra i protagonisti di questa rivoluzione, che in buona parte del mondo procede a passi più spediti rispetto alla Penisola, c’è una realtà tutta italiana, che da Galliate sta contribuendo a trasformare la quotidianità delle persone grazie a sistemi di pagamento e digital ID sempre più sofisticati e sicuri.

È Matica Fintec, guidata da Sandro Camilleri, azienda che vanta una quota di export pari a circa il 95% e che investe ogni anno il 10% del fatturato in ricerca e innovazione.

“Nel mondo – spiega Camilleri – il sorpasso da parte dei pagamenti digitali, sul contante, è già avvenuto. In Italia è solo questione di tempo. In questo scenario, il cashback, che ha riflessi diretti sulla vita delle persone, in un contesto economico fortemente compromesso come quello attuale, più che un incentivo al cashless assume i contorni di una vera e propria necessità. Non c’è dubbio, però, che in Italia, come nel resto del mondo, la pandemia abbia contribuito ad accelerare l’adozione di questi strumenti”. A rallentare l’Italia è soprattutto la mancanza di investimenti strutturati e concreti in innovazione.

Una nuova opportunità, da non sprecare, arriva dal Recovery Fund. “È fondamentale – racconta Camilleri – comprendere che la digitalizzazione è un servizio al cittadino. Il mondo che ruota intorno allo sviluppo del mercato dell’identità digitale, che consente di raccogliere in un’unica carta numerosi servizi legati ai rapporti con la pubblica amministrazione, avrà senza dubbio uno sviluppo maggiore rispetto al mercato dei pagamenti. La semplificazione burocratica, attraverso il ricorso a strumenti digitali, rappresenta una priorità e in questo contesto il tema dei pagamenti è solo uno degli aspetti destinati a subire trasformazioni. L’Italia sta partendo solo adesso, ci auguriamo che, recuperato terreno, potremmo porci come Paese all’avanguardia”.

Gli effetti della pandemia hanno avuto, inevitabilmente, effetti diretti anche sulle performance della società. Il peso dei lockdown, per un’azienda aperta la mondo, infatti, non poteva non farsi sentire ma le previsioni per il 2021 sono rosee. “Oltre al lavoro dello scorso anno da recuperare – spiega l’ad di Matica Fintec –, lavoreremo sui nuovi progetti relativi al 2021. Sullo sfondo il percorso di digitalizzazione nazionale, che potrà tradursi in nuove opportunità, e la ripresa della attività da parte dei nostri clienti. Se il primo trimestre dell’anno sarà ancora caratterizzato dall’incertezza, non potrà essere così per i nove mesi successivi”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

What do you think?

Scritto da Redazione Think

andy jassy futuro amazon

La nomina di Andy Jassy indica che il futuro di Amazon è il cloud, non l’e-commerce

andy jassy amazon

Andy Jassy dovrà affrontare 3 grandi sfide come CEO di Amazon