Prima la tv. Ci stanno lavorando tutti. Apple, Samsung, Microsoft, Google sono alcuni esempi. La guerra spinta dal digitale arriverà presto ad impossessarsi delle nostre tv di casa. Vinceranno come sta succedendo sul fronte tablet e smartphone la tecnologia da una parte (il device) e gli editori dei contenuti dall’altro, aprendo un mercato potenziale molto ampio per tutti coloro che intenderanno realizzare app per aumentare l’interattività tra spettacolo e spettatore. Chi avrà in mano la tecnologia avrà il controllo dei contenuti.
Dopo qualche giorno passato sotto le coperte causa l’influenza ed essermi gustato i finali delle mie serie preferite Fringe, Walking Dead e poi rivisto per l’ennesima volta Star Wars ed il Signore degli Anelli, ho iniziato a dire a me stesso che commentare e partecipare alle discussioni o votare come in Xfactor sia un livello di interazione che inizia a stancarmi (e se nella prossima edizione provaste a creare una chat interna? facendo entertainment gaming, magari aggiungendo un sistema di gradimento in tempo reale oppure un sistema di messenger a thread?).
Oggi. Devo guardare due schermi. Passare da una app all’altra. A volte mettere in pausa il film, la trasmissione (quando puoi perché altrimenti perdi l’effetto tempo reale) e poi riprendere la visione. Tutto troppo faticoso e soprattutto poco costruttivo perché i contenuti siano vagamente “intelligenti” e coerenti con lo spettacolo e privi di scurrilità varie e senza senso. Domani agli utenti non basterà più interagire in queste forme.
E’ troppo poco stimolante e neppure il senso di protagonismo nel vedere per un istante il proprio tweet pubblicato potrà essere sufficiente. Domani. Vorremo accedere ad informazioni aggiuntive che completano la mia esperienza di video spettatore. Vorremo vedere in simultanea e sullo stesso schermo altri contenuti che aumentano la realtà e mi permettono di accrescere la comprensione.
Vorremo acquistare ciò che vedremo! Vorremo interagire con la trama dello spettacolo in modo attivo! Vorremo scegliere di cliccare l’attore, studiare la sua filmografia, commentarla e poi proseguire la visione! Vorremo cambiare il finale della storia. Leggere le pagine del libro da cui è tratto il film.
La Xbox One, ad esempio, ha introdotto con la voce un servizio che permette di affiancare sullo schermo App studiate appositamente e con le quali si potrà interagire direttamente con la tv. Questo esempio potrebbe essere la strada che anche Apple e Samsung seguiranno nel loro futuro.
Perché non stiamo ancora vivendo una vera e propria interattività attiva con la tv ed i suoi contenuti? Il motivo è che si stanno ancora mettendo in ordine tutti i fattori chiave e dopo saremo pronti ad un nuovo livello esperenziale che sicuramente si prevede entusiasmante come quello vissuto grazie all’iPhone col passaggio dal cellulare allo smartphone.
Non ci resta poi che aspettare che si sviluppi anche un nuovo modello di Customer Experience che porti l’interazione con lo spettacolo direttamente sullo schermo perchè il second screen in salotto è stancante e soprattutto isola il nucleo familiare e non lo rende partecipe. Inoltre se vedi contenuti on demand o fai “binge watching” (ossia vedi una carrellata di puntate registrate della tua serie) non ha senso la social-tv. Arriveranno nuovi modelli economici.
Poi gli eventi. Come nel caso del retail, anche per la tv si può parlare di convergenza tra online ed offline. Se potessi mentre sono allo stadio, al granpremio di F1 o piuttosto ad un concerto utilizzare una App che mi permette di accedere a servizi interattivi in tempo reale? potrebbe distrarmi dallo spettacolo ma potrebbe colmare anche i momenti di stanca o di noia regalandomi nuove esperienze.
Mi spiego con degli esempi: – al derby milan-inter: avere la diretta della partita commentata via auricolari; rivedere il reply di una azione sul mio smartphone; avere le statistiche della partita in tempo reale; studiare la formazione dallo schermo; scommettere sui cambi e sul risultato con gli amici.
Al Gran Premio di F1: seguire in diretta le principali scene della corsa anche quando non si svolgono di fronte alla mia postazione; avere dati tecnici sulla gara; connettermi alla camera del mio pilota preferito.Al concerto: accedere al testo della canzone; connettermi ad una videocamera più vicina al gruppo.
La convergenza di tv e spettacolo reale, pone lo spettatore al centro di un processo esperenziale multi dimensionale. Nascono già newco che sviluppano servizi informativi interattivi che ampliano l’esperienza utente (ad.es. tok.tv).
Come per la tv anche per gli eventi e gli spettacoli mancano ancora modelli vincenti con applicazioni esperenziali così evolute. Mancano ancora gli utenti ed i potenziali clienti. Ma ci arriveremo molto presto. Presto!