Non è intenzione di questo post sostenere il rischio imminente di disoccupazione tecnologica. Credo occorrano molti dati non facili da ottenere, a meno di essere un ricercatore. Mi interessa piuttosto criticare le posizioni che ridimensionano questo rischio, provando a mostrare come derivino da una non completa conoscenza dei campi implicati, l’intelligenza artificiale e le neuroscienze.
Prima obiezione: gli uomini sono creativi
Serve creatività per inventare teorie scientifiche ma, a quanto pare, i big data ci potrebbero permettere un domani di trovare correlazioni