“Billia era un pittore di simboli e le sue tele erano i cavalli. Ogni cavallo aveva una storia cicatrizzata sul suo corpo fatta di segni quasi illeggibili ma evidenti. Poi arrivava Billia e magicamente quel disegno cambiava, si evolveva in un arabesco che ne alterava l’onda di forma. Da lì quel cavallo volava sulla terra con forza e veemenza. Qualcosa era cambiato. Quel cavallo non era più lo stesso, si era evoluto in una scultura dinamica”.
Simone e Giordano Loi
Billia