Quante lingue deve parlare l’innovazione sociale per fare in modo che in alcuni territori non risulti fuori luogo o appaia come un semplice esercizio retorico? Come raccontare l’innovazione sociale a chi vive in un contesto spesso rassegnato al vecchio e diffidente nei confronti di ciò che è nuovo?
Catania, ottobre 2013, come nella migliore tradizione degli autunni siculi praticamente è ancora estate, dei loschi individui si aggirano per la città muniti di telecamera e microfoni per fare ai passanti una domanda: