La crisi economica del 2008 ha dato inizio a una completa rivoluzione dei rapporti economici e professionali, accelerata dalla globalizzazione che ha caratterizzato gli anni successivi. Sono diventati protagonisti del linguaggio economico termini come non-performing-loan, in italiano, crediti deteriorati, per indicare un fenomeno cresciuto negli ultimi anni e confermato dalla crisi innescata dal Covid-19: l’incapacità di onorare i debiti da parte di cittadini e imprenditori a spese di fornitori, imprese, professionisti e consulenti.
Commercialisti: una copertura assicurativa per battere il Covid
Uno sguardo sul tema arriva proprio dai professionisti che maggiormente risentono dei problemi economici e finanziari delle aziende: i commercialisti. Di qui l’idea di sviluppare una copertura assicurativa apposita, per tutelare i professionisti dai mancati pagamenti delle parcelle.
Una soluzione sperimentale, che può fare da apripista per tutte le categorie professionali, in un periodo in cui il rischio di credito è sempre più elevato. La sezione di Milano dell’Associazione Italiana Dottori Commercialisti ha collaborato con Aon, il principale gruppo in Italia e nel mondo nella consulenza dei rischi e delle risorse umane, alla sperimentazione di una polizza che tuteli il commercialista, arrivando a garantire l’indennizzo di importi fino al 90% del credito in caso di insolvenza o mancato pagamento della parcella.
“La tutela del credito professionale è un tema primario per noi professionisti, ancor di più in momenti come questi, in cui ci troviamo a lavorare sempre esposti al rischio di non incassare le nostre parcelle”, spiega Edoardo Ginevra, Presidente di AIDC Milano.
“Le polizze assicurative sui rischi di credito esistono da tempo per le società commerciali ma, fino ad oggi, nessun prodotto assicurativo di questo tipo era stato proposto per la protezione dai rischi di incasso dei professionisti. Si tratta di un tema stringente, ancor di più in questi tempi in cui siamo infatti chiamati al massimo sforzo per assistere i nostri clienti impegnati a fronteggiare l’emergenza economica. E lo facciamo consapevoli di correre il rischio che il nostro cliente, anche indipendentemente dalla sua volontà, possa trovarsi nelle condizioni di non poter pagare poi la nostra parcella”.
Le difficoltà che Aidc ha dovuto superare per ottenere questo prodotto sono state diverse. “In particolare, la tipica frammentazione e dimensione del credito professionale, – continua Ginevra – con tanti clienti e importi spesso non rilevanti per ciascuna posizione. Poi, le specificità legate al processo tipico di fatturazione delle prestazioni da parte dello studio professionale che spesso prevede l’emissione da parte dello studio di una nota proforma al cliente e la parcella solo al momento dell’incasso”.
È la prima volta che viene proposta una soluzione di questo genere per il mondo dei professionisti. “E siamo particolarmente orgogliosi del risultato ottenuto – chiosa Ginevra -. Siamo convinti si tratti di un’ottima opportunità, ma soprattutto siamo contenti di avere richiamato l’attenzione delle compagnie alle esigenze dei professionisti, aprendo così una strada”.
Il risultato è frutto di una ricerca anche innovativa e tecnologica: il professionista accederà a un portale web dove potrà caricare i dati del proprio cliente ed ottenere una valutazione di rischio sul proprio cliente praticamente immediata da parte della compagnia e, quindi, sull’assicurabilità del credito. La procedura è totalmente informatizzata e di facile e veloce esecuzione dallo staff dello studio. Questa procedura di ‘affidamento’ del cliente potrà essere uno strumento utile anche per la gestione del rapporto studio-cliente e di valido ausilio nel più ampio processo di valutazione da parte del professionista nella fase di assunzione dell’incarico.
“L’accordo con Aon – conclude Ginevra – traccia la strada per altre azioni che porteremo avanti nel nostro programma per le prossime elezioni del Consiglio dell’Ordine dei Commercialisti di Milano a cui sono candidato per la presidenza”. Tra le priorità indicate da Edoardo Ginevra ci sono “la semplificazione normativa, l’eliminazione degli adempimenti inutili, la tutela e la valorizzazione delle competenze della professione, ma soprattutto nessuna autoindulgenza sui temi dell’etica e della deontologia, veri fattori distintivi di una professione come la nostra essenziale per la vita economica del Paese. Infine, porre l’innovazione al centro del progetto strategico e dell’agire politico di categoria, favorendo l’introduzione di piattaforme e strumenti digitali comuni per rendere gli studi di commercialisti maggiormente competitivi sul mercato”.
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