Gen Z sempre più attenta agli acquisti online e alle strategie dei brand. Secondo Manhattan Associates, è la generazione destinata a cambiare il sistema degli acquisti, la prima completamente omnichannel, in grado di muoversi con confidenza tra le vie dello shopping e le piattaforme web, sensibile alle tematiche ambientali e disposta a premiare, con gli acquisti, marchi e società green.
La vera sfida, per i marketplace, è quella di trasformare le esperienze d’acquisto, rendendole quanto più vicine e coinvolgenti per i suoi consumatori, di tutte le età. È la nuova frontiera che sta disegnando Eligo, fashion tech company made in Italy che guarda oltre il semplice “aggiungi al carrello” e si propone di diventare un punto di riferimento per gli acquisti online di tendenza supportati da una consulenza su misura.
Eligo ha da poco chiuso un round di finanziamento in equity da 2,1 milioni di euro e ha acquisito il brand storico Meltin’pot, riconosciuto per il denim Made in Italy, e la società milanese Masel, specializzata in cravatte personalizzate e accessori maschili, al fine di creare un’offerta completa nel segmento uomo. Tre operazioni che spingono il piede sull’acceleratore della piattaforma, vera e propria ambasciatrice della qualità italiana.
“Abbiamo diversificato l’offerta di prodotti nel tempo, introducendo nuovi partner alla parte formale uomo e avvicinandoci a un nuovo target, più attento al casual e amante del denim. Questi prodotti, tutti fatti da piccoli brand made in Italy, hanno permesso ad Eligo di evolversi in un vero e proprio marketplace in modo del tutto naturale, – spiega Naomi Kohashi, CEO di Eligo.
– Inoltre, con le acquisizioni facciamo un ulteriore passo in avanti, andando l’idea tradizionale di marketplace, nel senso di sviluppare anche marchi proprietari, oggi ne contiamo due, e diventare vetrina di brand terzi, proprio come fa Amazon, circa cinquanta al momento in offerta”.
Eligo è l’unica piattaforma fashion tech esistente ad offrire prodotti Made in Italy con la possibilità di usufruire di un servizio di personal styling virtuale dedicato, che consente all’utente di essere accompagnato nella scelta di acquisto sul marketplace digitale da personal shopper. L’obiettivo è trasformare l’esperienza di acquisto online, rendendola più coinvolgente. Grazie alla piattaforma proprietaria EL.S.A. (Eligo Live Shopping Assistance), basata su un’infrastruttura tecnologica integrata a supporto di un e-commerce multi-brand, mira ad offrire una customer experience interattiva, combinando le tradizionali modalità di shopping online con uno human touch.
Il personal stylist, in questo processo di rinnovamento dello shopping online, svolge un ruolo determinante. Spetta a lui il compito di restituire, grazie al supporto della tecnologia, al cliente finale l’esperienza dell’incontro in negozio, del confronto diretto, della consulenza mirata. “Oggi possiamo contare su una community di circa 1800 professionisti in Italia e all’estero, – continua Kohashi -. Prima del Covid-19, la relazione tra acquirente e assistente allo shopping ruotava in modo determinante intorno al punto vendita, oggi è fondamentale riportare la stessa esperienza anche nel mondo virtuale. Lo facciamo grazie ad EL.S.A., che consente al cliente di rivivere un’esperienza simile a quella del negozio nel corso di una videochiamata, superando il principale limite degli acquisti online: l’essere un processo solitario senza il supporto di un esperto”.
In questo scenario un ruolo di supporto può essere svolto dal metaverso. “Crediamo possa rappresentare un’aggiunta – commenta la Ceo di Eligo – ma non è una tecnologia disponibile per tutti a oggi. Ci consentirebbe di essere ancora più vicini ai clienti, di dare loro la possibilità di vedersi in un mondo virtuale con gli abiti scelti indossati. Ci vorrà del tempo prima di poterne valutare a pieno i benefici. Quando i metaversi si diffonderanno, Eligo sarà pronta con i propri Personal Styliist per offrire ai clienti esperienze di acquisto ancora più immersive”.
Tra le priorità di Eligo anche la ripresa del percorso di internazionalizzazione, interrotto a causa della pandemia. Cambia la geografia, però. Se Emirati Arabi e Singapore erano nel mirino per la prima fase, oggi il Vecchio Continente rappresenta il contesto ideale da cui ripartire, con Francia, UK e Olanda in cima alle priorità. “Non guardiamo solo ai mercati più ricettivi dal punto di vista dell’offerta – spiega la Ceo di Eligo – anche perché il made in Italy all’estero è sempre molto apprezzato. Ripartiamo dalle città e dai Paesi dove sono presenti figure di personal stylist da coinvolgere nel nostro percorso di crescita”.
La proposta di Eligo si inserisce in un momento di grande sviluppo per i marketplace, che hanno svolto un ruolo determinante per sostenere il settore della moda: nel 2020 il fatturato dei marketplace in Italia è cresciuto del 81% rispetto agli 8 miliardi di euro del 2019, rappresentando il comparto a maggior sviluppo (fonte: Netcomm), seguito da retailer online, brand owner e dalle attività di customer care. Il trend è risultati in crescita anche sul mercato europeo, dove il settore moda ha registrato ricavi per 175 miliardi di euro nel 2021, dei quali 56 miliardi di euro attribuibili al segmento online.
