Elon Musk è pronto per un nuovo importante passo. Neuralink ha iniziato il reclutamento di persone a cui verranno impiantati chip neurali. Gli scienziati sono molto preoccupati per questo esperimento.
Elon Musk, i chip neurali di Neuralink verranno impiantati negli esseri umani: i dubbi della scienza
Neuralink, startup di Elon Musk, ha iniziato il reclutamento di persone affette da SLA o con paralisi, per impiantare un chip nel cervello tramite un robot. Gli scienziati stanno esprimendo i loro dubbi e i loro timori su questo esperimento. Elon Musk sta toccando qualsiasi campo con le sue aziende, dai viaggi nello spazio, ai social network, fino all’intelligenza artificiale. Con Neuralink, il miliardario sta superando ogni limite, scatenando una forte preoccupazione nel mondo della scienza e della medicina.
L’uomo ha dichiarato di aver ricevuto l’approvazione da un comitato di revisione indipendente per iniziare a reclutare pazienti per il suo primo studio sull’uomo, che riguarda i chip neurali. L’azienda sta cercando persone affette da paralisi per un primo trial clinico, chiamato Prime Study, ovvero Precise Robotically Implanted Brain-Computer Interface, per iniziare ad impiantare il suo chip cerebrale.
Lo scorso anno la Food and Drug Administration aveva negato la richiesta di accelerare la sperimentazione umana, visti i possibili rischi legati alla salute degli animali e degli esseri umani sottoposti a questo esperimento. Nonostante questo, a maggio ha approvato il progetto di Neuralink, anche se non è mai stato chiarito cosa abbia spinto a questo cambiamento di decisione. I neuroscienziati, e altri esperti, hanno già iniziato ad esprimere le loro preoccupazioni e i loro timori sulle possibili conseguenze di questo test.
Neuralink, chip neurali impiantati negli esseri umani: lo studio e i test precedenti
Neuralink sta cercando pazienti colpiti da SLA o con lesione verticale del midollo spinale, per poter impiantare su di loro, chirurgicamente, una BCI, “interfaccia cervello-computer”, ovvero un mezzo di comunicazione tra il cervello e un dispositivo esterno. L’impianto avverrà tramite un robot, nella regione del cervello che controlla il movimento, con lo scopo di consentire loro di controllare il cursore di un computer o una tastiera usando solo il pensiero. Lo studio, come dichiarato dall’azienda, avrà una durata di sei anni e valuterà la sicurezza e la funzionalità di questa tecnologia. I dubbi che si sono scatenati dopo l’approvazione di questo esperimento riguardano i precedenti test sugli animali, che non hanno prodotto nessun risultato se non quello di far soffrire le cavie.
Alcuni ex dipendenti li hanno raccontato all’agenzia Reuters che in un caso il dispositivo è stato impiantato in posizione sbagliata nei maiali, portando gli animali alla morte. Tutto questo sta scatenando non poca preoccupazione nel mondo della scienza.