Elon Musk e Tesla sono stati assolti dai giudici di San Francisco nel processo aperto dopo le accuse di presunta manipolazione del mercato, per via dei tweet che aveva pubblicato nel 2018.
Elon Musk assolto per i tweet su Tesla
Elon Musk e Tesla, la compagnia di auto elettriche di cui è Ceo, sono stati assolti dai giudici di San Francisco nel processo aperto dopo le accuse di presunta manipolazione del mercato. Il caso riguardava un tweet del 7 agosto 2018, condiviso dal miliardario, in cui affermava di essersi “assicurato i fondi” necessari per l’acquisto della società, che non appartiene completamente a lui ma è quotata in borsa. Elon Musk sosteneva di essere disposto ad offrire, anche attraverso fondi esterni, 420 dollari ad azione, il 23% in più del loro valore di quel tempo.
Inoltre, in un altro tweet sosteneva che gli investitori lo avrebbero supportato e aspettava una risposta dall’ultimo ancora in dubbio. Questa sua affermazione fece crescere il valore delle azioni, fino ad un calo avvenuto il 17 agosto, quando divenne chiaro che l’acquisto in realtà non sarebbe avvenuto. Gli azionisti hanno accusato Elon Musk di aver manipolato il mercato in modo intenzionale, ma il tribunale ha ritenuto che le parole del miliardario sono state espresse senza secondi fini.
“Grazie a Dio la saggezza ha prevalso” ha twittato Elon Musk, dopo la sentenza. “Apprezzo molto l’unanimità della giuria nel ritenere innocenti i tweet sull’acquisizione di Tesla a 420 dollari” ha aggiunto. Max Weiss, avvocato degli investitori di Tesla, ha accusato la giuria di lasciare che il miliardario rimanga “un anarchico che gioca fuori dalle regole”.
“Anche se i tweet non erano fattuali, non vuol dire che siano fraudolenti” ha commentato Alex Spiro, il legale dell’imprenditore. Elon Musk ha sempre sostenuto di essere convinto che a quei tempi un fondo saudita fosse realmente intenzionato ad acquistare Tesla.
Elon Musk assolto: multa della Sec e controllo dei tweet
Elon Musk è stato ufficialmente assolto, ma non ne è uscito del tutto indenne. Nel 2018 aveva dovuto pagare una multa da 40 milioni di dollari alla Securities and Exchange Commission (Sec), l’organo statunitense che monitora il mercato per evitare manipolazioni, proprio a causa dell’effetto delle sue parole sul valore delle azioni di Tesla. Inoltre, ogni suo tweet deve prima essere approvato da un legale di Tesla. Quest’ultima è una condizione che il miliardario è accusato di aver violato in diverse occasioni.