Nella seconda settimana di novembre, Elon Musk ha venduto 5 miliardi di dollari in azioni Tesla ma le azioni della società sono crollate dopo il recente sondaggio postato su Twitter dal miliardario.
Elon Musk vende 5 miliardi di azioni Tesla: registro crollo dopo il sondaggio Twitter
Nel corso della seconda settimana di novembre, il CEO di Tesla Elon Musk, la persona più ricca del mondo, ha venduto una considerevole porzione delle sue azioni, in parte per pagare le tasse sulle opzioni che ha ricevuto quasi un decennio fa, secondo quanto riportato nei nuovi documenti normativi diffusi nella giornata di mercoledì 3 novembre. Pochi giorni dopo la presentazione dei documenti, l’eccentrico miliardario ha suggerito che avrebbe venduto azioni Tesla per rispondere a una proposta fiscale miliardaria discussa il mese scorso a Washington DC.
In due archiviazioni recentemente rilasciate dalla Securities and Exchange Commission, Elon Musk ha rivelato di aver esercitato quasi 2,2 milioni di stock option del valore di circa 2,2 miliardi di dollari per circa 13,4 milioni di dollari lunedì 8 novembre e poi ha continuato a vendere circa 934.000 azioni per poco più di 1,1 miliardi di dollari lo stesso giorno.
Una serie di archivi rilasciati più tardi, nella serata di mercoledì 10, hanno mostrato che Musk ha poi venduto altri 3,6 milioni di azioni per un prezzo medio di circa 1.070 dollari nei due giorni successivi a lunedì 8, quando i prezzi sono crollati a causa della speculazione sulle possibili vendite.
Il sondaggio su Twitter
Per quanto riguarda le vendite delle azioni, queste si sono verificate dopo che Elon Musk ha invitato gli utenti di Twitter a rispondere a un sondaggio per aiutarlo a decidere se avrebbe dovuto vendere il 10% della sua quota, complessivamente corrispondente a circa il 23% del totale delle azioni Tesla, in risposta a una proposta legislativa di breve durata che avrebbe tassato i guadagni azionari non realizzati dei miliardari per aiutare a frenare l’evasione fiscale tra gli ultra ricchi.
Anche se gli utenti hanno votato in modo schiacciante a favore della vendita, le note nei documenti normativi diffusi rivelano che il cinquantenne aveva già pianificato nel mese di settembre di scaricare la tranche iniziale di azioni vendute lunedì 8, pari a un valore di 1,1 miliardi di dollari, per pagare il conto per le opzioni che scadranno l’anno prossimo.
In conclusione, le transazioni di questa settimana rappresentano circa il 3% della partecipazione complessiva di Elon Musk in Tesla: il miliardario, infatti, possiede ancora circa 168 milioni di azioni.
Elon Musk e la vendita di azioni Tesla
Questa rappresenta solo la terza volta che Musk ha venduto azioni Tesla da quando la società si è quotata al Nasdaq nel 2010. Nel luglio 2010, Musk ha venduto poco più di 1,4 milioni di azioni per 24 milioni di dollari mentre, nel 2016, ha venduto altri 2,7 milioni di azioni per circa 593 milioni di dollari.
Le azioni di Tesla, uno dei titoli più performanti dell’anno scorso, hanno registrato grandi perdite questa settimana dopo che i tweet di Musk hanno suscitato preoccupazioni tra gli investitori, dubbiosi che i prezzi delle azioni possano reggere alla vendita. Il titolo è sceso del 13% dal suo massimo della scorsa settimana, perdendo circa 163 miliardi di dollari di valore di mercato. Nonostante il calo, tuttavia, Tesla vale ancora circa 1,1 trilioni di dollari. Il titolo è salito del 2,7% nel trading after-hours dopo aver chiuso a circa 1.068 dollari per azione mercoledì 10 novembre.