Elon Musk vuole vendere 6 miliardi di dollari in azioni Tesla per contrastare la fame nel mondo

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Elon Musk ha palesato l’intenzione di vendere 6 miliardi di dollari in azioni Tesla per combattere la fame nel mondo, se l’agenzia delle Nazioni Unite mostrerà pubblicamente in che modo verrà speso il denaro.

Elon Musk vuole vendere 6 miliardi di dollari in azioni Tesla per contrastare la fame nel mondo

Nel corso dell’ultima settimana di ottobre, il CEO di Tesla, Elon Musk, ha proposto di usare i circa 50 miliardi di dollari che dovrebbe pagare in virtù della cosiddetta “tassa sui miliardari”, proposta dai Democratici del Congresso degli Stati Uniti, per finanziare la sua missione su Marte.

Nella giornata domenica 31 ottobre, poi, l’uomo più ricco del mondo, con un patrimonio netto di 311 miliardi di dollari, ha brevemente rivolto la sua attenzione alla Terra e, in un tweet, ha preso di mira il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (WFP).

“Se il WFP può descrivere in modo dettagliato con un thread di Twitter come 6 miliardi di dollari risolveranno la fame nel mondo, venderò le azioni Tesla proprio ora “, ha twittato Musk, specificando che i dettagli devono riguardare la “contabilità open source, in modo che il mondo veda esattamente come vengono spesi i soldi”.

La provocazione del miliardario Elon Musk al WFP

L’impegno di Elon Musk, tuttavia, non rappresenta un atto spontaneo di filantropia ma un modo per sfidare il WFP. L’intenzione del miliardario, infatti, era rispondere a un tweet che segnalava un titolo della CNN che citava David Beasley, il direttore del WFP. L’uomo avrebbe affermato che il 2% della ricchezza di Elon Musk potrebbe risolvere la fame nel mondo.

L’utente che ha twittato la storia della CNN era scettico. Il WFP ha raccolto 8,4 miliardi di dollari nel 2020 per aiutare a nutrire le persone più povere che risiedono nei luoghi più disagiati del mondo. Pertanto, l’utente che ha riportato il tweet si è chiesto per quale motivo una simile cifra non sia stata già sufficiente a risolvere il problema della fame nel mondo.

Il direttore del WFP Beasley è rapidamente intervenuto su Twitter in merito alla vicenda. In primo luogo, Beasley ha respinto il titolo della CNN come “non accurato” e ha confermato che 6 miliardi di dollari non “risolveranno la fame nel mondo”. Piuttosto, Beasley e il WFP vogliono 6 miliardi di dollari per nutrire “42 milioni di persone che stanno letteralmente per morire se non le raggiungiamo” quest’anno.

Nella sua intervista alla CNN, Beasley ha detto che i 6 miliardi di dollari sono necessari “una tantum” ma, evidentemente, se i problemi sistemici che contribuiscono alla povertà globale e la fame non vengono risolti, questa non sarà l’ultima volta che il WFP chiederà donazioni.

La lotta contro la fame nel mondo e il ruolo del WFP

Nel 2020, Beasley ha invitato i miliardari a contribuire con 5 miliardi di dollari al WFP dopo che il gruppo delle Nazioni Unite ha vinto il premio Nobel per la pace per il suo lavoro di lotta contro la fame nel mondo durante la pandemia del COVID-19.

Secondo il PAM, il numero di persone “sull’orlo della fame” è raddoppiato durante la pandemia, mentre i guadagni netti di centinaia di miliardari hanno accelerato.

Il WFP – che pubblica rapporti finanziari controllati ogni anno -, tuttavia, è stato già messo in discussione per la sua efficienza. Nel 2018, l’organizzazione no-profit Center for Global Development (CGD) ha classificato il WFP all’ultimo posto su 40 agenzie di supporto valutate per “efficacia degli aiuti”.

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Scritto da Ilaria Minucci

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