Il contesto della procreazione medicalmente assistita
Negli ultimi anni, il tema degli embrioni congelati ha suscitato un acceso dibattito in Italia, soprattutto dopo le recenti dichiarazioni del ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella. La questione si inserisce nel più ampio contesto della procreazione medicalmente assistita (PMA), una pratica che consente a coppie con difficoltà di concepire di ricorrere a tecniche avanzate per ottenere una gravidanza. Secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, le coppie che non riescono a concepire dopo un periodo di rapporti non protetti di almeno 1-2 anni possono accedere a questi trattamenti.
In Italia, l’accesso alla PMA è limitato a coppie eterosessuali maggiorenni e in età fertile, con una regolare autocertificazione di matrimonio o convivenza.
Questo quadro normativo ha portato a una situazione in cui molti embrioni, creati durante il processo di fecondazione, rimangono congelati e inutilizzati.
Le opzioni per gli embrioni congelati
Durante il processo di PMA, gli ovociti prelevati vengono fecondati e, se non utilizzati, gli embrioni risultanti vengono crioconservati. Le coppie hanno diverse opzioni riguardo a questi embrioni: possono decidere di utilizzarli per ulteriori tentativi di PMA, trasferirli in un altro centro specializzato o, in alternativa, abbandonarli. Tuttavia, la legge italiana non consente la donazione di embrioni a terzi o per scopi di ricerca, né permette la loro distruzione.
Questa situazione ha portato a un accumulo di embrioni congelati, molti dei quali sono considerati abbandonati. Secondo la normativa vigente, gli embrioni abbandonati rimangono a carico del centro di crioconservazione a tempo indefinito, senza possibilità di essere adottati, poiché solo i bambini in stato di abbandono possono essere oggetto di adozione.
Le implicazioni etiche e legali
Il dibattito si intensifica quando si considera la questione della personalità giuridica degli embrioni. Attualmente, in Italia, gli embrioni congelati non hanno personalità giuridica e sono equiparati a tessuti. Questo significa che non possono essere adottati e che qualsiasi modifica legislativa in tal senso potrebbe avere ripercussioni significative su altre pratiche mediche, come i trapianti e le interruzioni volontarie di gravidanza.
Inoltre, la questione degli oltre 3700 embrioni congelati prodotti prima del 2004, considerati abbandonati secondo il Decreto Sirchia, solleva interrogativi su come questi possano essere utilizzati. Mentre in altri paesi gli embrioni vengono utilizzati per la ricerca scientifica, in Italia la situazione rimane complessa e controversa. La necessità di un dibattito pubblico e di una revisione delle normative è evidente, affinché si possa trovare un equilibrio tra diritti, etica e scienza.