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Empoli Smart City accelera con SPID

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“Ci siamo, ci crediamo ed entro dicembre il Comune di Empoli collegherà i suoi servizi online al Sistema Unico di Identità Digitale. Partiremo con i pagamenti e le iscrizioni alle scuole, le autorizzazioni per i parcheggi e i certificati di residenza”. Antonio Ponzo Pellegrini, assessore empolese con delega alle Smart City di una città con appena 47.000 abitanti, ma fortemente favorevole al vento dell’innovazione, è consapevole che per facilitare la vita ai cittadini serve digitalizzazione, e coraggio per sperimentare. “Ne stiamo già parlando e discutendo con AgID da tempo – commenta Ponzo Pellegrini – ma il progetto ha subìto dei rallentamenti a causa del fatto che si sta rifacendo il sito web del comune. Appena sarà realizzato seguendo le linee guida per l’adeguamento dei portali della Pubblica Amministrazione, contestualmente procederemo subito a collegare tutti i servizi a SPID.

Affinché tutto proceda per il meglio serve interoperabilità, parlare gli stessi linguaggi e individuare best practice consolidate, con tutti gli Identity Provider”.

Servono procedure agili, snelle, rapide, sul modello di Amazon. Il cittadino deve potersi collegare e risolvere concretamente un problema, risparmiando tempo

Antonio Ponzo Pellegrini non ha dubbi, due elementi sono imprescindibili ai fini del successo dell’operazione: il numero dei servizi e la facilità di fruizione: “Tutte le Pubbliche Amministrazioni devono, sin da ora, collegare più servizi possibili a SPID; solo così i cittadini percepiranno in tempi brevi il reale valore ai fini della semplificazione delle procedure; di conseguenza si genererà un consistente e diffuso incentivo affinché tutti richiedano le credenziali SPID con convinzione”.

Servizi e rapidità, ma anche una user experience convincente, che ne faciliti l’utilizzo: “Inutile fornire opportunità online se poi dobbiamo attendere fino a dieci minuti per completare un’operazione.

Servono procedure agili, snelle, rapide, sul modello di Amazon. Il cittadino deve potersi collegare e risolvere concretamente un problema, risparmiando tempo, in un paio di clic al massimo. Se ci riusciremo allora la Pubblica Amministrazione avrà compiuto un ottimo lavoro, fornendo alle persone la giusta percezione di essere una vera risorsa. Un’operazione complessiva che assume anche valenza culturale finalizzata alla digitalizzazione e al superamento delle diffidenze”.

Empoli all’avanguardia

SPID per Empoli è un tassello di un mosaico molto più ampio, desiderosa di affermarsi come Smart City, città driver di innovazione collocata in una posizione strategica, in un crocevia tra Firenze, Pisa e Siena. Oltre a SPID il comune ha infatti aderito a tantissimi altri progetti interessanti e soprattutto utili, come Pago PA, ma non solo: per la gestione intelligente dell’illuminazione pubblica per ridurre i costi nel bilancio.

Parcheggi intelligenti integrati alla rete di piste ciclabili, per stimolare negli empolesi una maggiore sensibilità verso la mobilità sostenibile. Ma soprattutto il primo comune in Toscana a scommettere su WhatsEmpoli, ovvero affidarsi a whatsApp per comunicare direttamente coi cittadini, fornendo informazioni e aggiornamenti, in tempo reale, di pubblica utilità, d’emergenza, inerenti gli eventi e tutto ciò di rilevante per la città, sfruttando l’efficacia della messaggistica istantanea. Un vero e proprio laboratorio dove poter testare nuove iniziative.

I bassi livelli di alfabetizzazione informatica che spesso si registrano nel paese però non allarmano l’assessore: “Non mi preoccupa eccessivamente, basti pensare ad esempio che WhatsEmpoli è già utilizzato da 2.500 persone, col 5% di penetrazione nella cittadinanza. A dimostrazione che in questa città c’è curiosità per la tecnologia, e una buona sensibilità. Infatti stiamo realizzando tanti altri progetti sulla stessa linea, come la possibilità di relazionarsi con gli URP con Skype, il pagamento dei parcheggi tramite App e dei bollettini online”.

A Empoli ci sforziamo di assumere un atteggiamento meno provinciale

Purtroppo gli esempi virtuosi spesso non trovano sponde, né alleati: “Le novità producono resistenze, e in Toscana abbiamo questo brutto difetto di voler fare un po’ tutto da soli, non sfruttando pienamente eventuali spazi di collaborazione che invece ci sono, e sarebbero molto utili – spiega l’assessore -. Infatti i soccorsi e la disponibilità della regione, non sono recepiti adeguatamente. Io stesso, con le sole eccezioni dei comuni di Firenze e Prato coi quali c’è buona intesa, trovo più collaborazione fuori dalla Toscana. E’ paradossale ma è così. Per questo a Empoli ci sforziamo di assumere un atteggiamento meno provinciale, infatti aderiamo al network europeo del Major Cities Europe, proprio per scambiare idee e competenze”.

Timing inderogabile per SPID

Tornando a SPID, proprio la Toscana è stata una delle prime regioni, assieme a Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna, ad aver aderito, sebbene i comuni procedano a rilento. L’assessore crede che serva una scadenza obbligatoria, uno switch off che permetta di accedere ai servizi unicamente tramite SPID: “Pensiamo all’esempio della fatturazione elettronica – spiega Ponzo Pellegrini – In quel caso ha funzionato. La mentalità italiana non ci consente di essere certi del passaggio spontaneo all’attivazione dei servizi, purtroppo. Serve un timing inderogabile, altrimenti rischiamo che il Sistema Unico di Identità Digitale si diffonda a macchia di leopardo. Allo stesso tempo lavoriamo su performance di connettività efficienti e su digital divide”.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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Scritto da chef

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