Il contesto attuale di Eni
Eni si trova ad affrontare un contesto energetico in continua evoluzione, caratterizzato da incertezze e sfide globali. Durante la recente presentazione del piano industriale al 2028, l’amministratore delegato Claudio Descalzi ha evidenziato l’importanza di adattarsi a queste dinamiche. La nuova alleanza con Petronas, che unisce le attività upstream in Indonesia e Malesia, rappresenta un passo significativo per aumentare la produzione di gas liquefatto nella regione. Questo accordo potrebbe portare a un incremento della produzione da 80mila a 500mila barili equivalenti, con un potenziale esplorativo di circa 10 miliardi di barili.
Strategie per la transizione energetica
Eni non si limita a espandere la propria produzione, ma sta anche accelerando sulla transizione energetica. L’azienda ha in programma di lanciare una nuova società satellite dedicata alla cattura e allo stoccaggio della CO2 entro il 2025.
Inoltre, Eni punta a sviluppare biocarburanti e a creare un veicolo specifico per i data center, rispondendo così alla crescente domanda di energia da parte di settori innovativi come l’intelligenza artificiale. Questa strategia mira a garantire un approvvigionamento energetico sostenibile e a ridurre l’impatto ambientale delle operazioni aziendali.
Investimenti e ritorni per gli azionisti
Per gli azionisti, Eni ha annunciato un aumento dei dividendi del 5%, portando il valore a 1,05 per azione, insieme a un piano di buyback. Nonostante un calo degli utili nel 2024, l’azienda prevede di archiviare risultati superiori alle attese, con un utile stimato di 5,2 miliardi. La strategia di Descalzi si concentra su un sostegno costante del core business, con un incremento della produzione previsto del 3-4% all’anno fino al 2028.
Inoltre, la creazione di società satelliti, come Plenitude e Enilive, rappresenta un’opportunità per diversificare le fonti di reddito e rispondere alle esigenze del mercato.
Prospettive future e crescita sostenibile
Eni prevede di aumentare la capacità installata di energia rinnovabile di Plenitude fino a 15 Gigawatt entro il 2030, raddoppiando l’EBITDA entro il 2028. Per quanto riguarda Enilive, l’obiettivo è raggiungere oltre 5 milioni di tonnellate di capacità di produzione di biocarburanti entro il 2030. Questi ambiziosi traguardi sono sostenuti da progressi strategici e operativi, nonostante un calo degli utili adjusted del 37%. Eni si prepara a sfruttare le opportunità offerte dalla transizione energetica, puntando su investimenti sostenibili e innovativi.