Un’esperienza vicina alla morte ha portato il fondatore Matt Pohlson a ripensare la sua strategia di leadership

La startup di Matt Pohlson si occupa di esperienze che capitano una volta nella vita, ma non si sarebbe mai aspettato di averne una in prima persona. Ecco il libro che lo ha aiutato a dare un senso a tutto questo.

Matt Pohlson strategia leadership
Matt Pohlson strategia leadership

Sei anni dopo aver fondato la sua startup Omaze, Matt Pohlson è tecnicamente morto, e questa esperienza ha modificato per sempre la sua strategia di leadership. Da neonato, Pohlson è stato sottoposto a un intervento di chirurgia neonatale per riparare uno stomaco contorto. Nell’agosto del 2018, un pezzo di quel tessuto cicatriziale si è rotto, causando all’imprenditore un arresto cardiaco per quattro minuti e mezzo. Per due giorni, i medici gli diedero lo zero per cento di possibilità di sopravvivenza. Quando Pohlson uscì dall’ospedale, dice, era un uomo cambiato. “Ci penso ogni singolo giorno”, dice. “E così, di conseguenza, mi esercito ogni singolo giorno alla gratitudine. E credo che questo mi aiuti a renderla un’esperienza che mi dà forza”.

Il libro che ha cambiato la strategia di leadership di Matt Pohlson

Martedì, Pohlson ha partecipato all’ultimo episodio del podcast Book Smart di Inc. (uno dei più influenti podcast del settore) in cui si esplorano i libri preferiti di importanti imprenditori, fondatori e figure di spicco dell’industria. Lottando per elaborare la sua esperienza di quasi morte, Pohlson ha chiesto consiglio al suo amico Adam Grant, professore di psicologia e autore di best seller. Grant gli consigliò The Happiness Hypothesis: Finding Modern Truth in Ancient Wisdom, del professore della New York University Jonathan Haidt.

Il libro approfondisce la scienza, la filosofia e la storia della gratitudine, dando a Pohlson un modo per capire come funzionava il suo cervello e perché stava vivendo una serie di complessi sentimenti post-ospedalieri.

Inoltre, ha detto che le intuizioni psicologiche del libro sono direttamente correlate con il modo in cui ha definito il successo di Omaze, una piattaforma di raccolta fondi online che sostiene le organizzazioni no-profit offrendo esperienze che capitano una volta nella vita alle persone che fanno donazioni.

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Scritto da Filippo Sini

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