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Filippo Zanella: Cosa mi aspetto dal CodeMotion di Venezia

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Sono elettrizzato per domani: in H-Farm, l’acceleratore di impresa con sede nella Sile Valley si terrà il Codemotion, un evento dedicato alla tecnologia e, in particolare, alla programmazione, a chi nello sviluppare software ci mette il cuore.

Dopo una giornata incentrata su seminari tecnici dedicati sia a makers che developers, comincerà un hackaton, che come da tradizione di tali maratone, continuerà tutta la notte, per concludersi a distanza di circa ventiquattrore dal suo inizio.

Le leve dell’hackaton sono la passione, l’impegno, la voglia di divertirsi e di creare qualcosa di nuovo. Gli strumenti per farlo si chiamano hardware e software. Developers, designers, geeks, makers, studenti e creativi sono chiamati a condividere le proprie conoscenze e professionalità. Il tema? La gestione dell’emergenza in caso di eventi catastrofici e la raccolta di fondi per aiutare le popolazioni colpite da tali calamità, siano esse alluvioni o terremoti.

Nello specifico, verrà posta l’attenzione sui seguenti punti:1. la gestione dell’emergenza in tempo reale [che fare al seguito di una catastrofe?]2. la gestione degli aiuti [incontro tra domanda di aiuti e disponibilità sul territorio]3. la trasparenza sulla ricostruzione [come vengono spesi i soldi (pubblici)?]

Mai tematica è stata più attuale come quella proposta da WhyMCA e Frankenstein Garage, i team ideatori e organizzatori di questo progetto, in comunione con Hakacthon Terremoto e Webforall.

Sono infatti nelle cronache dell’ultimo periodo i danni provocati dallo straripamento dei fiumi, dalle incessanti alluvioni, dalle mareggiate. E non vanno dimenticati i danni creati dai terremoti che hanno segnato il nostro territorio in tempi recenti.

A distanza di quasi trent’anni dalle predizioni di Negroponte, possiamo di sicuro attestare come oggi, attraverso i grandi cambiamenti tecnologici, il singolo cittadino è in grado di apprendere, trasmettere, diffondere e ricevere un gran quantitativo di informazioni.

Un frutto dell’era digitale, che nutre la società civile.

La nascita del web ha spalancato le porte a un mondo con regole proprie, incastonato in quello reale, capace di trasformare istituzioni, nozioni e relazioni.

Viene da sé come non sia solo un sogno, ma qualcosa di realmente attuabile, quello di ridefinire la tecnologia, oramai pervasiva nella nostra società, come strumento di informazione, di condivisione, di aggregazione e di collaborazione in caso di emergenza, facendo la differenza nel dare un aiuto concreto alla società, quando se né presenta tale impellente necessità.

Eventi come l’hackaton di domani sono l’esempio di come si possano mettere insieme intenti e sinergie per produrre risultati embrionali in un ristretto lasso di tempo.

Ne abbiamo avuto la prova proprio in H-Farm qualche mese fa, quando è stato ospitato l’hackitaly, e all’hackaton dello scorso anno tenutosi a Roma, durante il quale sono stati realizzati tutta una serie di progetti, come:

Casa Sicura – una app che supporta il cittadino nella richiesta di verifica dei danni alla propria abitazione;

PREcedario – una app che facilita il passaggio di informazioni tra Istituzioni e cittadini prima, durante e dopo le emergenze;

Sto bene! – una app iPhone che permette durante i momenti di calamità, di condividere informazioni con i propri amici e cari per rassicurarli e conoscere la loro situazione;

InsiEmilia – un portale web che permettere alle popolazioni colpite da un sisma di partecipare al processo decisionale della ricostruzione e di monitorare lo stato di avanzamento dei lavori.Sono impaziente che arrivi domani.Il

mio team ed io ci impegneremo all’hackaton per migliorare hi!tide Venice, una app gratuita per Android e iOS che abbiamo sviluppato per segnalare in tempo reale il livello di marea a Venezia e che ormai conta più di 20.000 utenti.

Abbiamo intenzione di dotare la app di notifiche push per poter essere avvisati in tempo reale nel caso il livello di marea superi una soglia predefinita e abbiamo progettato di sviluppare con Arduino od OpenPicus un dispositivo hardware di allerta per la visualizzazione dei livelli critici di marea e una corrispondente segnalazione audio codificata.

Non vediamo l’ora che arrivi domani, per dare sostanza al codice sorgente e all’elettronica e condividere con i presenti la nostra esperienza nello sviluppo di un sistema di monitoraggio che ha permesso a molte persone di trovarsi preparate di fronte al fenomeno dell’alta marea, che da sempre affligge la città di Venezia.

E’ di fronte a momenti di incontro come questi, e come altri sui generi che si svolgono sul nostro territorio e da ogni parte del mondo, che prendo ancora più consapevolezza di quanto sia dirompente la cultura del digital unite, che sta oramai pensionando l’inflazionato digital divide.

In un Paese come il nostro, che vive uno sgretolamento del senso civico, una polverizzazione dell’onestà e un insabbiamento della moralità, per opera sì della natura, ma di quella puramente umana, eventi come quello che avrà luogo domani sono esempi che danno speranza per una ricostruzione.

In cuor mio, nel mio Codemotion, spero che questo sia solo l’inizio, il diffondersi di un atteggiamento verso gli altri e verso la vita che fonda la sua forza non sulle parole o sui discorsi, ma sui fatti, sulle più variegate azioni che si basano su un unico principio: collaborare. Non so cosa ci prospetterà il futuro, ma so che quello che ci riserverà l’avvenire non mi fa paura, perché sono forte della consapevolezza che ci saranno sempre persone protagoniste del domani, spinte dalla voglia di operare, cambiare e migliorare in nome dell’interesse e del bene comune.

Filippo Zanella

Ph.D Student

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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