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Forse è ora di prendere la patente per andare su Internet

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Grazie a internet si aprono nuove opportunità e scenari che permettono a chiunque, anche non esperto di ICT, di accedere alla rete, di inserirvi propri contenuti e sviluppare nuove applicazioni. Le principali opportunità e applicazioni offerte oggi dalla rete si possono a grandi linee classificare e raggruppare in alcune categorie:

  • Relazioni sociali
  • Relazioni politiche;
  • Economia e lavoro;
  • Condivisione della conoscenza, Ricerca e formazione;
  • Benessere e qualità della vita

Le opportunità offerte dalla rete nell’ambito delle relazioni sociali vanno dalla possibilità di restare in contatto (chat, audio, video) tramite semplici strumenti di comunicazione come Skype, Messenger, WhatsApp, Telegram, alla disponibilità di diversi social network (Facebook, Twitter, LinkedIn, YouTube, Flickr, Instagram) che, ognuno per le proprie peculiarità, offre piattaforme e applicazioni diverse per presentarsi, generare e condividere contenuti (multimediali e non), intrecciare relazioni, insomma comunicare.

Insomma, e tecnologie hanno cambiato e stanno cambiando il nostro mondo.

Chiunque ormai possiede un telefono cellulare, forse non ancora “smart” ma la crescita dell’utilizzo di questi strumenti è davvero impressionante e anche grazie ad essi Internet è sempre più un elemento della nostra vita quotidiana (che ci piaccia o meno) e lo diventerà sempre di più anche perché ci verrà richiesto di essere cittadini digitali anche nei confronti della pubblica amministrazione.

Internet, cittadini e figli

Le normative sono cambiate e obbligano le istituzioni e ad adottare nuove tecnologie, a formare cittadini digitali, le figure che la pubblica amministrazione deve mettere in campo sono sempre più innovative, le imprese hanno strumenti eccezionali di sviluppo e comunicazione del proprio business, i giovani hanno nella rete oltre che opportunità ludiche e sociali anche enormi possibilità di informazione e diventa essenziale saper cogliere le nuove sfide con la necessaria consapevolezza che richiede un qualunque strumento: conoscenza delle sue opportunità e dei suoi rischi.

Come ogni strumento la rete può essere usata male o bene, può produrre danni o benefici; non è in sé né sicura né pericolosa e si tratta di insegnare agli utenti a conoscerla e utilizzarla con la giusta competenza e consapevolezza.

A nessun genitore verrebbe mai in mente di mettere nelle mani del proprio figlio una moto o un’auto senza avergli prima insegnato il codice della strada e soprattutto senza avergli insegnato come evitare i rischi e i pericoli della guida.Nessun genitore mette un coltello nelle mani del proprio bambino senza averlo prima aiutato a capire come funziona e senza avergli mostrato con cura i rischi che potrebbe correre utilizzandolo male.

Nessun genitore lascia uscire il figlio adolescente fino al mattino tutte le notti.

Allora perché offrire a un ragazzo l’opportunità di accedere a internet senza avergli fatto un po’ di “scuola guida”?

Perché lasciargli utilizzare la rete giorno e notte senza controllare chi “frequenta” e senza andarlo a prendere come faremmo se fosse andato a una festa finita a notte inoltrata?Se è pur vero che “fare la guerra alla rete è come fare la guerra ai propri figli” (Lessig), è essenziale dare alla rete la stessa attenzione che si presta a un qualunque altro strumento: va capito nei suoi pregi e difetti, va conosciuto nelle sue opportunità e nei suoi rischi, va utilizzato con la consapevolezza che adottiamo nell’uso di un’auto o di un coltello!

E così come i genitori si prendono cura dei propri figli dando loro regole e strumenti conoscitivi per vivere più sicuri nella vita offline così dovrebbero fare anche nella vita online.

In questo senso è essenziale sensibilizzare genitori, docenti e ovviamente anche i ragazzi all’utilizzo consapevole della rete, conoscendone a fondo tutte le sfaccettature.

Nessuna proibizione quindi, ma informazione sui rischi che si corrono e su come si possono evitare. E non stiamo parlando solo di virus che possono fare danni ai nostri dati, ma di persone (se pur in rete e spesso non conosciute) che possono farci del male (economico, fisico, morale, …).

Internet, oggi, non è soltanto la grande metafora del mondo in cui viviamo, ma è, concretamente, il più grande spazio pubblico che l’umanità abbia mai conosciuto, la proiezione nel reale di un’altra metafora, la «società della conoscenza». Qui, in questo grandissimo teatro del mondo, vanno in scena i grandi conflitti del nostro tempo … Le infinite forme assunte dalla libertà di espressione si scontrano con rinnovate pretese censorie. Si ridefiniscono i confini tra sfera pubblica e sfera privata, la stessa tutela della privacy assume forza e significati nuovi nel tempo delle reti sociali e dell’ininterrotto data mining per la produzione di profili individuali, familiari, di gruppo. L’espansione del controllo tecnologico rischia di capovolgere pericolosamente la società della conoscenza in società della sorveglianza, della classificazione, della selezione sociale.” (Stefano Rodotà 2010).

In queste parole del prof. Rodotà sono chiaramente definiti i rischi e i vantaggi della rete che, nel bene e nel male è uno spazio, uno dei tanti, in cui viviamo, uno strumento, uno dei tanti, che adottiamo per vivere meglio, una modalità di espressione e comunicazione, una grande opportunità di nuovi mercati, una grande occasione di condivisione della conoscenza, una modalità nuova ma antica di “stare insieme”, essere comunità e… fare rete!

Il Safer Internet Day a Roma

Che fare quindi per approfittare al meglio dei vantaggi riducendo rischi e pericoli nell’uso della rete? L’Unione Europea promuove il Safer Internet Day: il giorno della rete più sicura. Una giornata per aumentare la consapevolezza, per supportare chi vuole capire come proteggere sé stesso e i propri familiari, per diffondere le informazioni su chi ci può aiutare, come ci può aiutare.

Diventa sempre più importante intervenire nella formazione di base, nell’abbattimento del divario digitale che non è soltanto infrastrutturale, ma anche socio-economico-culturale.

È necessario intervenire nella professionalizzazione e nella diffusione delle competenze relative alla sicurezza in rete e per questo la Link Campus University ha organizzato un incontro nell’ambito del Safer Internet Day 2016 (iniziativa dell’Unione Europea per promuovere un Internet più sicuro per tutti gli utenti, in particolare i giovani).

In tale occasione, illustri esperti del settore interverranno per sensibilizzare, valutare e discutere sull’evoluzione delle minacce informatiche nell’attuale contesto tecnologico, conoscere i rischi cui siamo esposti per adottare le contromisure necessarie a mitigarli e aumentare la consapevolezza sulle minacce online per un accesso più sicuro alla rete.L’evento si svolgerà alle ore 16.30 presso la Sala della Biblioteca “Francesco Cossiga e Guido De Marco” dell’Università.

Il cuore dell’incontro sarà la lectio magistralis del Prof. Pierluigi Paganini, Direttore scientifico del Master in Sicurezza informatica e Cybersecurity – Security Manager presso l’Università degli studi “Link Campus University” e con molte altre cariche e attività anche a livello europeo (è tra l’altro membro del gruppo Threat Landscape Stakeholder Group dell’agenzia ENISA (European Union Agency for Network and Information Security) riguardanti la sicurezza informatica.

La lectio magistralis, oltre a offrire ai partecipanti gli elementi più rilevanti delle tematiche trattate sarà anche alla base del dibattito che ne seguirà e che vedrà la partecipazione di Fabrizio Gergely, responsabile tecnico Enterprise Public Sector di CISCO e Anthony Cecul Wright presidente ANSSAIF Associazione Nazionale Specialisti in Sicurezza. Il dibattito sarà coordinato da Emma Pietrafesa che collabora con la Rivista online Techeconomy proprio sulle tematiche della cybersecurity e il pubblico potrà partecipare con interventi o domande per i relatori.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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