Per la Gen-Z la retribuzione e l’orario flessibile sono sicuramente molto importanti, ma non tanto quanto la possibilità di crescere professionalmente nel proprio ruolo.
L’importanza della mobilità professionale
Il denaro è importante, ma per alcuni dipendenti non è tutto. Ci sono lavoratori che sarebbero anche disposti a subire tagli salariali per determinati lavori che consentano loro la mobilità professionale. Questo è quanto emerso da un sondaggio di LinkedIn sulla fiducia sul posto di lavoro. Sono stati intervistati 5.000 lavoratori ed è emerso che il 40% dei dipendenti della Gen-Z sarebbe disposto ad una riduzione dello stipendio fino al 5% per un ruolo che possa offrire maggiori possibilità di crescita professionale.
La generazione più giovane tra le priorità mette anche il “lavoro piacevole”. Il sondaggio ha svelato che il 38% degli intervistati sarebbe disposto a fare a meno dei soldi per un lavoro che trova piacevole. I millennial sono ancora più inclini a questo, tanto che il 40% accetterebbe un taglio di stipendio per un lavoro più piacevole.
Flessibilità e lavoro da remoto sono meno importanti
Ciò che è risultato meno importante per i dipendenti della Gen-Z è la flessibilità e la capacità di lavorare da remoto. Il 32% ha dichiarato che questo incentivo li costringerebbe a tagliare lo stipendio, mentre tra i Millenials la percentuale è del 36%. In questo momento di crisi tagliare la retribuzione dei lavoratori non è consigliabile, ma i risultati del sondaggio sono utili a capire meglio i dipendenti.
La chiave per le aziende è riprodurre l’atmosfera divertente e consentire la mobilità professionale. Si tratta di incentivi che aiutano a ricoprire alcuni ruoli e a mantenere i dipendenti coinvolti e leali. Quasi due terzi dei lavoratori affermano che lascerebbero il lavoro per mancanza di opportunità di crescita, come svelato da una ricerca pubblicata dalla società di software Amdocs a settembre 2021.