“La generazione mille euro. La mia, fino a ieri. Che poi: parlarne così oggi, non ha nemmeno senso. Cinque anni dopo, l’incubo si è fatto speranza. Generazione ottocento euro scarsi, dovrebbero chiamarla. Ma il problema, comunque, non è mio. Non ora. Non più. Io ce l’ho fatta, da domani posto fisso e signor stipendio. E ho anche la casa di proprietà. Altro che stanza singola, coinquilini e pavimenti che si sfondano manco fossi in un film”.
Questo è l’incipit di Berlino