«Non stava mai senza una matita in mano o una sigaretta in bocca», così Michael Peppiatt, curatore della mostra in corso al Maga, descrive Alberto Giacometti e la sua specie di compulsione al bozzetto. Gli schizzi e i disegni dell’artista svizzero, esposti a Gallarate assieme a sculture e disegni, provengono prevalentemente dalla collezione privata degli eredi, mai esposta interamente in Europa, e mettono in luce un aspetto più intimo e inesplorato di Giacometti.
Pezzi di carta presi nei caffè, pagine strappate