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Google lancia Magi, motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale

Google sta accelerando il lavoro su Magi, il motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale.

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Google sta accelerando il lavoro su Magi, il motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale. Un lancio previsto per il prossimo mese, con tantissime novità anche in vista dell’autunno.

Google lancia il nuovo motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale

Google lancia Magi, il nuovo motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale. Il lavoro su questo progetto è accelerato e il lancio è previsto per il prossimo mese. Ci saranno anche tante altre novità in arrivo il prossimo autunno. A rivelarlo è il New York Times, che ha scritto che questi nuovi strumenti saranno all’inizio disponibili solo negli Stati Uniti e aperti ad un massimo di un milione di utenti tester. Per il momento non è ancora chiaro a cosa serviranno esattamente questi strumenti, che hanno il nome in codice “Magi”, ma quello che è certo è che andranno avanti sulla strada dell’intelligenza artificiale generativa, per la sua adozione nella vita quotidiana, come Google ha già cercato di fare con Bard.

Lo scopo principale di Bard e della IA applicata a Google sarà quello di rendere molto più semplice e molto più intuitivo l’accesso alle informazioni complesse, traducendo domande formulate in linguaggio naturale in query di ricerca più precise, così da restituire dei risultati più pertinenti in modo efficiente e pratico.

La rincorsa di Google nei confronti di Microsoft continua

Google continua la sua rincorsa nei confronti di Microsoft, che sta integrando le soluzioni di OpenAI nel proprio motore di ricerca, Bing, e in futuro lancerà una versione di Office che prevede l’assistente IA. Di recente Microsoft ha rimosso la lista di attesa per poter provare la nuova intelligenza artificiale nel suo motore di ricerca Bing, basata su GPT-4 di OpenAI.

Basta iscriversi al nuovo Bing, unirsi alla lista di attesa e vedere il proprio profilo approvato. L’azienda ha commentato che al momento ha deciso di aprire a tutti la nuova tecnologia, ancora in beta, per cercare di migliorarla e consentire di avere più persone a testarla. La IA di OpenAI sa rispondere in base al contesto e a discorsi complessi e migliora a seconda di chi la utilizza.

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Scritto da Chiara Nava

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