Google promette una nuova era, in cui l’intelligenza artificiale continuerà a fare passi da giganti, migliorando le ricerche e molte altre attività. Bard sarà ufficialmente disponibile in 180 Paesi, ma non in Italia.
La nuova era di Google
“È stato un anno impegnativo per l’intelligenza artificiale (AI), oggi mostreremo un uso utile di questa tecnologia per gli utenti e per il lavoro” sono state le parole di Sundar Pichai, ceo di Alphabet, che ha aperto i lavori di Google I/O 2023, la conferenza annuale per gli sviluppatori a Mountain View. Il ceo ha parlato della necessità di un “approccio responsabile”, un modo per rispondere a tutti coloro che hanno sollevato preoccupazioni per l’intelligenza artificiale. Solo qualche giorno fa, la vicepresidente Usa, Kamala Harris, aveva riunito a Washington i leader delle principali aziende che si occupano di questo tema, ricordando che le società hanno “il dovere etico, morale e legale di garantire la sicurezza” dei loro prodotti.
Ma la sicurezza nella ricerca e nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale è stata il tema di numerosi interventi, come quello del senior vice president James Manyika, che guida l’area di Google chiamata Technology and Society. “Crediamo sia fondamentale avere un approccio responsabile all’intelligenza artificiale. Sviluppare AI in modo responsabile deve essere un lavoro collettivo, che coinvolge ricercatori, scienziati sociali, esperti, governi, creator, publisher, nonché le persone che ogni giorno la usano” ha dichiarato, aggiungendo che bisogna capire he si tratta di una tecnologia emergente ancora in divenire.
Il problema non sono solo i potenziali bias, ma anche la disinformazione, che lo stesso senior vice president ha citato in un passaggio del suo intervento, spiegando che l’AI generativa consente di creare nuovi contenuti molto facilmente, ma nello stesso tempo porta anche alla nascita di nuovi strumenti per valutare le informazioni online.
Uno di questi, About this image, verrà introdotto nei prossimi mesi nel motore di ricerca per fornire un contesto alle immagini condivise online.
Google: Bard e i cambiamenti con l’intelligenza artificiale
Tra le principali novità di Google presentate durante l’evento una delle più attese è sicuramente l’implementazione di Bard, il chatbot di Mountain View, lanciato meno di due mesi fa e diretto sfidante di ChatGPT. Questo strumento sarà disponibile in 180 Paesi in lingua inglese, a breve aggiungerà il giapponese e il coreano e ben presto funzionerà con 40 lingue diverse. Lavorerà insieme ad altri tool, come Adobe Firefly. In questo modo sarà possibile chiedere a Bard di creare nuove immagini partendo da una didascalia e userà foto per rendere le risposte più complete.
Google ha presentato anche Palm2, l’ultima versione del suo large language model, che è in grado di riconoscere anche gli errori nel codice, traducendoli tra più lingue.
Google Photo si arricchirà con Magic Editor, nuova funzionalità che permetterà di modificare le foto senza dover per forza avere una conoscenza professionale di editing, grazie all’intelligenza artificiale, che consentirà di modificare parti di uno scatto, come il soggetto o lo sfondo, per raggiungere il risultato desiderato. Anche Maps verrà arricchito, grazie alla Immersive View applicata ai percorsi che consentirà di guardare la strada prima di partire. Questo è possibile con la fusione di miliardi di Street View e immagini aeree. Grandi miglioramenti anche per la ricerca. L’intelligenza artificiale consentirà di fare domande più complesse e ricevere come risposta una panoramica delle informazioni chiave. Per Google Workspace arriverà Due AI, che consentirà di inviare email di risposta complesse usando solo alcune parole come suggerimento.