In seguito al post di Alessandro Vespignani in difesa degli algoritmi e della cultura scientifica, che ha avuto una eco davvero incredibile, il giornalista Massimo Gramellini ha mandato questa lettera che chiarisce il suo pensiero e che per ora, con la chiosa finale dello stesso Vespignani, chiude “armonicamente” il dibattito che ne era nato.
Dottor Vespignani, evidentemente l’articolo mi è uscito storto, perché non era mia intenzione attaccare gli scienziati, ma i nuovi sacerdoti della Tecnologia (spesso semplici opinionisti come me) nevroticamente attratti da tutto ciò che è nuovo.
Gli scienziati seri come lei sanno valutare l’importanza delle loro scoperte, ma sanno anche che l’essenziale è invisibile agli occhi (lo diceva la volpe del piccolo principe), cioè non é percepibile dai sensi e quindi non è sperimentabile.
Lei per primo deve il suo successo a un afflato di entusiasmo e di passione che l’ha portata a fare qualcosa di mai fatto prima, e questo non è scientifico, è mistico: ha che fare con la passione e con l’amore. Entità non misurabili.
I due campi – fisico e metafisico – vanno tenuti insieme, non contrapposti l’uno all’altro.
In nome di una superiore armonia. E io armonicamente mi scuso con lei e caramente la saluto.
Massimo Gramellini
Dottor Gramellini, la ringrazio molto per la sua cortese risposta e chiarificazione.Condivido con lei che l’entusiasmo e la passione hanno un ruolo determinante anche nella scienza e nella ricerca. E gli algoritmi, che ne sono il frutto, sono anche loro espressioni di passione ed entusiasmo.
Anche io voglio sentire e vivere l’armonia di cui parla, e certamente non favorire lo scontro delle “due culture”. La saluto anche io caramente e armonicamente.
Alessandro Vespignani