L’app di incontri dedicata alla comunità LGBTQ, Grindr, è stata rimossa sia dall’App Store di Apple che dall’App Store di Android in Cina.
Grindr, app di incontri rimossa dall’App Store di Apple in Cina
L’app di incontri LGBTQ Grindr è stata silenziosamente rimossa dall’App Store di iPhone in Cina, una mossa che è probabilmente parte di una più ampia operazione in atto nel Paese su ciò che viene considerato come contenuto online illegale. A quanto si apprende, la rimozione è avvenuta pochi giorni prima che la Nazione ospitasse le Olimpiadi invernali del 2022.
Oltre ad essere stata rimossa dall’App Store di Apple, inoltre, l’applicazione di incontri è stata rimossa anche da vari app store Android gestiti da società del calibro di Huawei e Tencent, ha riferito Bloomberg.
Le rimozioni arrivano pochi giorni dopo che i funzionari cinesi hanno annunciato nuove restrizioni su ciò che ritengono contenuti illegali online, tra cui pornografia, gioco d’azzardo e altre attività “malintenzionate”.
Non è chiaro se Grindr è stato preso di mira per essere un servizio di matchmaking gay, ma piattaforme locali simili come Blued sono rimaste attive, ha aggiunto Bloomberg.
La campana cinese contro le violazioni delle leggi di Internet
La rimozione di Grindr da vari store di applicazioni mobili arriva pochi giorni prima delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022. Anche se non è chiaro se la rimozione è legata in qualche modo all’evento, Grindr è stata una app popolare utilizzata da diversi atleti LGBTQ durante i precedenti giochi olimpici. L’app è stata anche oggetto di diverse controversie che circondano i giochi olimpici.
Alle Olimpiadi di Rio nel 2016, un articolo pubblicato da Daily Beastsulla cultura degli abbordaggi al villaggio dei giochi olimpici è stato pesantemente criticato per aver svelato l’identità di atleti omosessuali, soggetti a persecuzione nei loro Paesi d’origine. L’articolo è stato infine rimosso e sostituito con una nota di scuse dell’editore. Una controversia simile è emersa ai giochi olimpici estivi di Tokyo nel 2021, quando alcuni utenti di TikTok hanno rivelato gli atleti LGBTQ utilizzando la funzione “Explore” di Grindr.
A metà gennaio, quindi, l’amministrazione del cyberspazio cinese ha lanciato una campagna di un mese che prenderà di mira i contenuti che violano le leggi internet del Paese come parte di quello che chiama uno sforzo per coltivare un ambiente “sano” per il Capodanno cinese.
Mentre l’agenzia non elenca la rappresentazione dell’omosessualità e altri temi gay nella sua lista di contenuti illegali, Pechino ha mostrato sempre più intolleranza verso i gruppi LGBTQ e ha anche vietato quello che etichetta come “uomini effeminati” dalle TV.
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