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Hotel Minerve, due secoli di lusso a Roma

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Accompagnati da Minerva, l’ingresso nel Grand Hotel di Roma riporta indietro nel tempo, due secoli per l’esattezza, da quando il prestigioso indirizzo della capitale attira nobili e intellettuali da tutto il mondo. La dea della sapienza domina sia l’esterna piazza della Minerva che la hall interna – il giardino d’inverno risalente al 1981 – introducendo gli ospiti all’arte scultorea di Rinaldo Rinaldi, artista allievo di Canova, molto apprezzato dalla Regina Margherita di Savoia durante il suo soggiorno al Grand Hotel de la Minerve.

Le frequentazioni reali sono sempre state una caratteristica dell’albergo a cinque stelle romano, dall’Imperatrice del Messico Carlotta di Baviera, moglie di Massimiliano d’Asburgo, alla Principessa Massimo, vedova del duca Federico Cesi, che qui si rifugiò durante la Rivoluzione del 1789.

Ricordando anche i soggiorni di Stendhal e George Sand e di Ferdinand Gregorovius, ancora oggi l’hotel rappresenta un punto d’incontro per appuntamenti intellettuali, sotto la protezione della dea Minerva.

I moderni luxury travellers potranno dunque rivivere lo spirito dei “Grand Tour”, i lunghi viaggi in Europa dei giovani aristocratici del XVII secolo, nella loro tappa romana al Minerve, magari approfittando delle prossime vacanze natalizie, per le quali l’hotel ha pensato a pacchetti con pernottamenti di tre giorni, drink di benvenuto al bar Le Cupole, cena o pranzo per il Natale e Gran Gala di San Silvestro per il Capodanno, più un omaggio di benvenuto Bulgari.

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Compresa nell’offerta c’è la vista spettacolare sulle cupole del Pantheon e di Sant’Ivo e sull’altana del Quirinale, bellezze della città eterna da godere sulla terrazza del ristorante La Cesta.

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Scritto da luxu

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