I 10 programmi televisivi più discussi sui social media

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La stagione televisiva iniziata lo scorso settembre ha confermato il trend positivo della Social Tv intesa come abitudine dei telespettatori di interagire in tempo reale con i profili/pagine delle trasmissioni e commentarle liberamente. Una prassi in crescita come emerge dall’Osservatorio Social TV che abbiamo creato in Blogmeter grazie allo strumento “socialTVmeter”, la prima piattaforma italiana che permette di rilevare e confrontare sistematicamente le discussioni online sul piccolo schermo.

Analisi delle conversazioni Nell’arco di sei mesi, da settembre 2013 a febbraio 2014, abbiamo analizzato oltre 14 milioni di post raccolti seguendo una metodologia unica per tutti ossia considerando le citazioni libere del nome della trasmissione, quelle esatte dell’account ufficiale e dell’hashtag ufficiale. Per Facebook vengono raccolte le discussioni avvenute sulla pagina di ogni trasmissione.

Se guardiamo alle trasmissioni televisive considerate oltre i periodi di on air, i sei mesi analizzati hanno visto il netto predominio di X Factor, che cumulativamente ha fatto registrare oltre 1.900.000 messaggi. Lo segue Il Festival di Sanremo, che in poche settimane, ha generato quasi 1.500.000 post.A grande distanza seguono un talk show politico, Servizio Pubblico, Masterchef e l’evento MTV European Music Awards.Da notare in classifica un solo programma pomeridiano, Uomini e Donne, e una sola serie tv, Braccialetti Rossi.

Considerando i soli periodi di messa in onda delle puntate, la classifica dei più citati vede primeggiare la prima serata di Sanremo con oltre 360.000 conversazioni. Al secondo posto MTV EMA con 271.000 messaggi e al terzo la finale di X Factor con 268.000 post, ma con una frequenza di 1600 post al minuto, più alta di tutti gli altri.

Analisi delle interazioniDa non trascurare quando si parla di Social TV sono le interazioni delle persone con le pagine Facebook e gli account Twitter non solo delle trasmissioni, ma anche dei broadcaster. Ciò permette di comprendere la capacità del social media team di coinvolgere con lo stile e i contenuti giusti il proprio pubblico attivo.Su Facebook sono Le Iene ad aver sviluppato la community più ampia, composta da oltre 3 milioni di fan, seguito da MTV Italia, con oltre 1,8 milioni. Le pagine con maggior interazioni appartengono a Mediaset: sono Uomini e Donne, Le Iene e Le tre rose di Eva.Su Twitter predomina SKY sia per follower, con SkyTG24 e Sky Sport, ormai oltre il milione, che per engagement con X Factor e SkySport.

L’analisi delle social audienceUna parte dei post di commento alla visione degli show televisivi contiene opinioni, positive e negative, ma anche una gamma di reazioni emotive. Esse vanno da semplici espressioni di apprezzamento (like o dislike) a vere e proprie emozioni di base (amore, tristezza, rabbia, paura, gioia, disgusto, sorpresa).Grazie ad un motore di analisi semantica e alla statistica multivariata è possibile aggregare le audience dei vari programmi televisivi in modo da fare emergere le emozioni predominanti alla visione di ogni show.Nel grafico di esempio, che rappresenta le emozioni delle audience per alcuni programmi televisivi andati in onda a dicembre, è possibile vedere che i talk show generano soprattutto sentimenti negativi chiaramente suscitati dagli argomenti trattati. Al contrario gli show d’intrattenimento provocano emozioni positive (da notare che la rabbia attribuita a Masterchef era relativa al giudizio verso alcuni concorrenti).Quel che è più interessante è analizzare come cambiano le emozioni durante le varie puntate di una singola trasmissione. Si vedrebbe, soprattutto negli scripted shows siano essi talent o serie tv, una variabilità degli stati emotivi degli spettatori che accompagna lo sviluppo della trasmissione (qui l’analisi completa di Francesco Tarasconi e Vittorio Di Tomaso).Si tratta di informazioni nuove che potrebbero essere usate sia dagli inserzionisti per capire dove e quando investire, che dagli autori dello show al fine di migliorare il proprio prodotto.

VINCENZO COSENZA

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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