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I 25 profili dei professionisti del web di cui abbiamo bisogno

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Il Paese e il nostro sistema produttivo hanno bisogno di poter contare su competenze sempre aggiornate per essere al passo degli sviluppi del mercato. Gli attori in gioco sono i professionisti, le Università, gli enti formativi, le Aziende e la PA.

Credits: www.digitaleurope.org

Tutti gli indici, nazionali e europei, forniti dall’EU e dalle organizzazioni rappresentative delle aziende del settore, sono chiari nella loro dura realtà: le aziende hanno bisogno di competenze professionali ICT e Web aggiornate e competenti che, nella maggior parte dei casi non trovano. Come risultato di queste decine di migliaia di fabbisogni professionali vacanti le aziende non innovano e non crescono, mentre i giovani non hanno la possibilità di formarsi bene e trovare possibilità di impiego.

IWA Italy, associazione dei professionisti del Web, 9 anni fa decise di dare un contributo concreto alla crescita del Paese e lo ha fatto scegliendo la strada della definizione dei profili di competenze dei professionisti del Web, in un modo condiviso, aperto e trasparente.

Il Gruppo di lavoro Web Skills Profiles, che coordino fin dalla sua nascita (dicembre del 2006) ha raggiunto uno dei suoi obiettivi proprio pubblicando, meno di un anno fa, gli ultimi aggiornamenti riguardo 25 profili di competenze di professionisti del Web e rendendoli poi disponibili sul sito Web skillprofiles.eu con licenza Creative Commons.

Missione del Gruppo è di definire i profili professionali europei ICT di terza generazione che siano maggiormente aderenti al settore del Web, basandosi sul documento “European ICT Professional Profiles (CWA 16458)” e sui documenti relativi a “E-Competence Framework 3.0” (EC-F 3.0).”

Lo slancio iniziale ci fu fornito dal CEN, che contribuisce con i suoi standard tecnici al raggiungimento degli obiettivi dell’Unione Europea.

Nel suo European ICT Skills Meta-Framework pubblicato nel febbraio 2006, indicò l’Associazione IWA/HWG come struttura, tra quelle censite, in grado di fornire certificazioni sui percorsi formativi relativi al settore del Web. In pochi giorni decidemmo che i tempi erano maturi per lanciare le attività del Gruppo.

Nel Gruppo Web Skills Profiles hanno partecipato e partecipano oltre 200 fra professionisti e rappresentanti dei più grandi player del settore, da Adobe, da IBM allo IAB, da Wikimedia Foundation a Dpixel, dalla Luiss all’Università di Bologna, alla Pubblica Amministrazione italiana, come il Formez e tanti tanti altri. Il ruolo multidisciplinare dei partecipanti ha permesso di cogliere tutte le varie sfumature delle competenze dei professionisti del Web.

I profili definiti attraverso questo lavoro, fra i quali il Web Community manager, il Wikipedian, il Data scientist, l’e-Learning specialist, il Reputation manager e altri 20, sono stati realizzati utilizzando standard europei come l’e-competence framework, prima nella sua versione 2 e poi con la versione 3.

E’ importante sottolineare che tutto il nostro lavoro si fonda su template e standard europei, come l’e-CF, ed è frutto di un’attività in costante e continuo aggiornamento.

LAVORARE SUL WEB, CON QUALI COMPETENZE?

Si tratta di profili di competenze aggiornate e molto richieste dalle aziende. Il Web community manager, ad esempio, è il professionista che “crea e contribuisce a potenziare le relazioni tra i membri di una comunità virtuale presenti sul Web e tra questa e l’organizzazione committente, con una comunicazione efficace all’interno del gruppo; in particolare promuove, controlla, analizza e valuta le conversazioni che si svolgono sulle varie risorse Web (siti Web, blog, social network).” (tratto dalla descrizione del profilo).

I profili sono stati presi come riferimento da UNINFO, ente di normazione federato all’UNI per le tecnologie informatiche, per realizzare una norma sul professionista del Web che sarà pubblicata fra poche settimane. L’AgID Agenzia per l’Italia Digitale e Formez PA hanno riconosciuto il lavoro svolto dal Gruppo fra le “migliori azioni per la crescita della cultura digitale del 2014”. Anche i sindacati, come ad esempio il Coordinamento NetWorkers della UIL, segue i profili delineati.

Gli attori hanno ora tutte carte per poter giocare al meglio nel campo delle professioni del Web. Le Università, come del resto alcune hanno già fatto, potranno fare riferimento ai profili realizzando corsi di specializzazione specifici. I giovani che vogliono entrare da protagonisti nel mondo del lavoro potranno formarsi presso tali Università o enti. Le aziende e la PA potranno contare su professionisti qualificati e anche certificati.

UNA COALIZIONE DI PROFESSIONISTI

Ma l’attenzione per i nostri profili non è scemata, anzi. IWA Italy partecipa, dalla sua costituzione, alla Coalizione nazionale per le Competenze digitali dell’AgID. Il suo progetto “Competenze per competere” che mira a produrre interventi di sensibilizzazione nei confronti delle PMI e degli artigiani per affrontare il problema del digital divide legato alla mancanza di competenze in ambito ICT e Web è stato fra i primi progetti valutati e ritenuti validi da AgID e dal Comitato Tecnico Scientifico della Coalizione.

I lavori del Gruppo non si fermano e non si fermeranno, perchè seguiranno gli sviluppi e la crescita della Rete e del Web. I contributi sono sempre ben accetti e per partecipare è sufficiente mostrare il proprio interesse inviando un’email a [email protected] IWA Italy e tutti i professionisti del Web faranno sempre la loro parte per ammodernare il nostro settore e per avvicinarlo agli standard europei. Spetta ora agli enti formatori, ai certificatori e alle aziende seguire e continuare su questo percorso per coglierne tutte le opportunità utili allo sviluppo e alla crescita del nostro Paese e per fa sì che daverro ci possa essere la riscossa digitale.

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Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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