Con il termine “bolla dei filtri”, introdotto nel libro “Il Filtro” da Eli Pariser, sI intende quella situazione invisibile di intrappolamento in percorsi predefiniti, tipica di molti servizi Web. Il caso più immediato in cui ci si imbatte è la consultazione di Google. Il motore di ricerca difficilmente tende a restituire gli stessi risultati a due persone che hanno digitato la stessa parola chiave. Questo perché l’algoritmo li personalizza rispetto a quello che sa di noi: età, sesso, precedenti percorsi