I FabLab sono nati per caso, come conseguenza delle ricerche del Center for Bits and Atoms e del corso “How to Make (Almost) Anything” tenuto presso l’MIT da Neil Gershenfeld a partire dal 1998. L’esperienza di questo corso ha portato Gershenfeld a capire quanto fosse ampia la portata del cambiamento che le tecnologie di fabbricazione digitale, una volta democratizzate, possano apportare per tutti, anche per i non tecnici.
Da lí nacque l’idea di aprire un laboratorio per democratizzare queste tecnologie, che poi si é materializzato nel primo FabLab e nella rete che é emersa successivamente.
Il corso “How to Make (Almost) Anything” permette agli studenti di apprendere le basi della fabbricazione digitale, dall’utilizzo delle macchine alla progettazione di circuiti e macchine di fabbricazione digitale.
Il corso viene ancora insegnato all’MIT, ed è quindi accessibile solo agli studenti iscritti all’MIT. Per poterlo democratizzare davvero (continuando quindi nella direzione intrapresa con i FabLab) nel 2009 nacque la Fab Academy.
La scuola mondiale dei FabLab
La Fab Academy riprende la struttura e i contenuti del corso “How to Make (Almost) Anything”, ma li apre a chiunque, organizzandosi in maniera distribuita nella rete mondiale dei FabLab. Il corso si suddivide tra le lezioni tenute in videoconferenza da Neil Gershenfeld e la pratica tenuta nei FabLab partecipanti. Qui si viene seguiti da istruttori locali che a loro volta hanno studiato nella Fab Academy e che sono quindi in grado di capire come aiutare gli studenti in questa esperienza. Una volta a settimana ci si riunisce tutti in videoconferenza per condividere e confrontare i propri esercizi e progetti, in modo da apprendere assieme come lavorare al meglio in un FabLab.
Infine, come nella maggior parte dei progetti distribuiti, c’è anche una mailing list interna dove, oltre alla videoconferenza, è possibile chiedere consiglio agli altri studenti, condividere informazioni utili e discutere assieme su come continuare nel percorso.
La prima riunione della Fab Academy
L’importanza della Fab Academy risiede soprattutto in due elementi: è tuttora il corso più completo sulla fabbricazione digitale, e ha costituito una ottima occasione di collaborazione tra i FabLab partecipanti, creando un contesto dove sviluppare e condividere pratiche comuni di making. Ho avuto la fortuna di essere uno studente della Fab Academy nel 2012, mentre stavo lavorando allo sviluppo e alle attività dell’Aalto FabLab a Helsinki, in Finlandia, presso la Aalto University.
L’elemento più importante del corso è che lo studente è costruttore attivo del proprio percorso: ci sono sì lezioni ed esercizi, ma le modalità, gli strumenti e l’organizzazione del proprio lavoro vengono decisi da ogni partecipante.
Si tratta quindi di un’ottima occasione per poter non solo capire fino in fondo cosa sia e come usare la fabbricazione digitale, ma anche l’occasione per prepararsi autonomamente a come sfruttarla per il proprio percorso professionale. Le lezioni in videoconferenza servono a dare un contesto di riferimento per le possibili tecnologie, poi l’apprendimento è basato sulla pratica in laboratorio e sulla collaborazione con gli altri studenti, un vero e proprio processo di peer-to-peer learning.
Nel mio caso, la Fab Academy è stata molto intensa (sono tanti gli argomenti da affrontare), ma utilissima nel capire come sviluppare al meglio l’Aalto FabLab ed i FabLab che ho aiutato a sviluppare successivamente. Mi ha fornito inoltre strumenti importantissimi per la mia attività di designer e ricercatore e mi ha aiutato nell’organizzare il corso di fabbricazione digitale “Digital Fabrication Studio”, che dal 2012 insegno nella Aalto University. Per avere una idea di cosa sia possibile costruire nella Fab Academy, potete consultare gli archivi della Fab Academy, dove ci sono anche i miei esercizi ed il mio progetto finale. Non tutti i FabLab possono offrire la Fab Academy: oltre ad un laboratorio completo di tutte le tecnologie necessarie, è importante aver partecipato ad una edizione precedente. Questa condizione è importante per poter garantire conoscenza ed esperienza del processo verso i nuovi studenti, ed è anche un modo per garantire che la crescita della Fab Academy non avvenga in maniera incontrollata con perdita di qualità. Il numero dei FabLab dove è possibile seguire la Fab Academy è in costante crescita: nel 2015 saranno 31, dalla Nuova Zelanda all’Islanda, dal Perú al Giappone, e sono qui elencati.
La grande novità del 2015 è che finalmente la Fab Academy sarà attiva anche in Italia. In passato, i pochi italiani che vi hanno partecipato hanno dovuto partire per l’estero, ma nel 2015 porteremo questa esperienza in Italia, come ulteriore strumento per rafforzare la rete italiana dei FabLab e la loro connessione con la rete internazionale.
La Fab Academy anche in Italia
Sarà quindi possibile partecipare alla Fab Academy nel Fab Lab Cascina (dove l’istruttore sarà Fiore Basile, che gestisce anche il laboratorio), a Milano presso WeMake e Opendot (dove l’istruttore sarò io) e nel FabLab Frosinone (dove gli istruttori saranno Aldo Sollazzo, Mauro Jannone e Chirag Rangholia). Questi sono i laboratori confermati al momento: se dovessero aggiungersene altri, inserirò un commento a questo articolo. Questa iniziativa servirà anche a rafforzare la collaborazione tra i laboratori: ci siamo già riuniti in videoconferenza per presentare il progetto e continueremo a farlo per lavorare assieme. Il programma dell’edizione 2015 partirà il 21 gennaio e terminerà il 27 maggio con la presentazione dei progetti finali. Richiede almeno 2-3 giorni a settimana e ci sono sempre alcune settimane di tempo per completare esercizi e progetto finale prima della cerimonia di consegna del diploma (che avviene sempre durante la conferenza internazionale dei FabLab e che si tiene ogni estate), ma l’aspetto più importante è che è possibile terminare la Fab Academy anche in seguito: non finisce con una scadenza temporale precisa, ma quando si è dimostrato di aver compreso e lavorato con tutti i processi che fanno parte del corso. Per partecipare alla Fab Academy nel 2015, è ora possibile iscriversi online: c’è tempo fino al 20 novembre.
Non solo si imparerà a stampare in 3D, fare scansioni in 3D, fresare oggetti e costruire circuiti elettronici. Non si imparerà solo ad usare Arduino, ma anche a costruire i propri Arduino e le proprie macchine di fabbricazione digitale.
Non è necessario essere ingegneri o informatici: è fondamentale essere curiosi e disposti a costruire il proprio percorso educativo e professionale. Partecipare significa non solo imparare a fabbricare digitalmente, ma anche ad essere costruttori attivi della rete nazionale ed internazionale dei FabLab.
Partecipare alla Fab Academy significa anche imparare a lavorare con una rete distribuita ed internazionale di laboratori, dove sono presenti differenti culture e differenti accenti (è importante conoscere l’inglese ma non necessariamente deve essere perfetto, anzi può essere una occasione per migliorarlo). Nel 2012 creai anche un video di documentazione di tutto il processo, un esempio di come si sviluppa la collaborazione distribuita. Questi processi sono ora ancora sperimentali, ma saranno sempre più diffusi: partecipare ora significa prepararsi a nuove forme di organizzazione del lavoro, oltre che a nuovi strumenti lavorativi.
MASSIMO MENICHINELLI