L’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk porterà grandi cambiamenti. Il miliardario ha presentato i suoi piani, anche se sono ancora un po’ vaghi.
Elon Musk e i suoi piani per Twitter
La notizia dell’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk ha fatto il giro del mondo e in tanti si stanno chiedendo se i cambiamenti che vorrà fare arriveranno a breve termine e se saranno davvero migliorativi per la piattaforma. Elon Musk ha presentato alcuni piani molto audaci per Twitter, anche se ancora molto vaghi. Vuole trasformarlo come un luogo virtuale di “massimo divertimento”. Mettere in atto i suoi piani, ancora troppo vaghi e pieni di ambizione, potrebbe rivelarsi più complicato del previsto, soprattutto per quanto riguarda i dettagli tecnici.
Musk sembra pronto a voler seguire le sue idee sulla libertà di parola, combattendo lo spam e lasciando spazio all’intelligenza artificiale.
Twitter, il luogo della libertà di parola
La priorità assoluta di Elon Musk, ma anche quella con la tabella di marcia più vaga, è quella di rendere Twitter il luogo “politicamente neutrale”, che consente la libertà di parola. Il miliardario ha riconosciuto che i suoi piani per rimodellare Twitter potrebbero far arrabbiare la sinistra politica e accontentare la destra. Non ha specificato in modo chiaro cosa ha intenzione di fare con l’account permanentemente vietato dell’ex presidente americano Donald Trump o di altri leader di destra i cui tweet sono entrati in conflitto con le restrizioni dell’azienda contro l’incitamento all’odio, le minacce violente e la disinformazione dannosa.
Se Elon Musk andasse in questa direzione potrebbe decidere di riportare indietro non solo Trump ma “molti, molti altri che sono stati rimossi a seguito di cospirazioni di QAnon, molestie mirate a giornalisti e attivisti” ha spiegato Joan Donovan, che studia la disinformazione all’Università di Harvard. “Potrebbero essere centinaia di migliaia di persone” ha aggiunto. Musk non ha escluso la sospensione di alcuni account, ma ha spiegato che sarebbero temporanei.
Gli algoritmi open source
L’interesse a lunga data di Elon Musk per l’IA si riflette in una proposta specifica, ovvero la promessa di “rendere gli algoritmi open source per aumentare la fiducia”. Si tratta dei sistemi che classificano i contenuti per decidere cosa mostrare agli utenti. Secondo i sostenitori di Musk si tratta di una tradizione dei politici conservatori sul “divieto ombra” sui social media.
Si tratta di una presunta funzione invisibile per ridurre la portata degli utenti che si comportano male senza disabilitare gli account. Elon Musk ha chiesto di pubblicare il codice del computer che alimenta il feed di notizie di Twitter per l’ispezione pubblica. Questa “trasparenza a livello di codice” offre agli utenti poche informazioni su come Twitter stia lavorando per loro senza i dati che gli algoritmi stanno elaborando, come ha spiegato Nick Diakopoulos, scienziato informatico della Northwestern University. Diakopoulos ha affermato che ci sono buone intenzioni nell’obiettivo più ampio di Musk di aiutare le persone a scoprire perché i loro tweet vengono promossi o retrocessi. Ma non è un compito facile. Troppa trasparenza su come vengono classificati i singoli tweet può rendere più facile per le “persone false” ingannare il sistema e manipolare gli algoritmi per ottenere la massima visibilità.
Sconfiggere i bot e autenticare gli esseri umani
Gli “spam bot” che imitano le persone reali sono stati una seccatura personale per Elon Musk, la cui popolarità su Twitter ha ispirato innumerevoli account di imitatori che usano la sua immagine e il suo nome, spesso per promuovere truffe di criptovaluta che sembrano provenire direttamente dal CEO di Tesla. Gli utenti di Twitter, tra cui Musk, “non vogliono spam”, ha spiegato David Green, direttore delle liberà civili alla Electronic Frontier Foundation. Esistono molti account Twitter pieni di spam gestiti almeno in parte da persone reali che vanno da quelli che vendono prodotti a quelli che promuovono contenuti politici per immischiarsi nelle elezioni di altri paesi. Musk vuole contrastare e sconfiggere i bot spam.
Elon Musk ha più volte affermato di volere che Twitter “autentichi tutti gli esseri umani”, una proposta ambigua che potrebbe essere collegata al suo desiderio di liberare la piattaforma dagli account di spam. Aumentare i controlli dell’identità, come l’autenticazione a due fattori o i popup che chiedono di riconoscere oggetti nelle foto, potrebbe scoraggiare le persone a cercare di accumulare account falsi. Musk potrebbe anche considerare di offrire a più persone un “segno di spunta blu” per mostrare che sono chi dicono di essere. Ha suggerito agli utenti di acquistare questi segni come parte di un servizio premium. Alcuni attivisti per i diritti digitali temono che queste misure possano portare a una politica del “nome reale” simile a quella di Facebook per costringere le persone ad usare il nome vero nel profilo. Questo andrebbe contro l’attenzione di Musk per la libertà di parola
Twitter senza pubblicità?
Elon Musk ha lanciato l’idea di Twitter senza pubblicità, anche se non è una delle priorità. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che tagliare il modo principale dell’azienda per fare soldi sarebbe un compito molto difficile, anche per la persona più ricca del mondo. La pubblicità ha rappresentato oltre il 92% delle entrate di Twitter nel trimestre fiscale gennaio-marzo. La società lo scoro anno ha lanciato un servizio di abbonamento premium, conosciuto come Twitter Blue, ma non sembra aver fatto progressi nel convincere le persone a pagarlo. Musk ha chiarito che preferisce un modello basato su un abbonamento più forte per Twitter, che offre a più persone un’opzione senza pubblicità. Questo si adatta alla sua spinta per allentare le restrizioni sui contenuti di Twitter.
Elon Musk ha twittato ed espresso così tante proposte per Twitter che può essere complicato capire quali sono da prendere sul serio. Si è unito alla popolare richiesta di un “pulsante di modifica”, su cui Twitter dice che sta lavorando, per consentire alle persone di correggere un tweet poco dopo averlo pubblicato.