In Rete c’è un sito che annuncia la nascita di una nuova “birra per le donne”. C’è anche una pagina Facebook che riprende l’improbabile comunicazione, ci siamo cascati in tanti al primissimo istante, reagendo ciascuno a suo modo, prima di accorgerci che il count down del sito scadeva il primo aprile. Uno scherzo, insomma.
Nel frattempo un wall volutamente privo di alcuna moderazione è servito a migliaia di utenti per coprire d’insulti il prodotto e l’assurdità della sua comunicazione volutamente paradossale.