Un sandalo argentato con laccetti finemente lavorati e un vertiginoso tacco 12. Cosa vi viene in mente? Jimmy Choo, naturalmente!Ebbene, il marchio di scarpe fra i più famosi e lussuosi al mondo è appena passato di mano. L’ha comprato una società austriaca, Labelux, sborsando 500 milioni di sterline (oltre 800 milioni di dollari). Si tratta di una somma tre volte superiore ai 185 milioni di strline che nel 2007 TowerBrook Capital Partners aveva speso per aggiudicarsi l’83% del marchio.
L’acquirente, quartier generale a Vienna, è un gruppo del lusso di proprietà della famiglia tedesca Reinmann. Una holding relativamente giovane, fondata nel 2007, che negli ultimi anni sta portando avanti una campagna di acquisizioni che ha riguardato, fra gli altri, il marchio svizzero Bally, la griffe Derek Lam, i gioielli inglesi firmati Solange Azagury-Partridge e anche le borse e gli accessori Made in Italy di Zagliani (operazione del 2009).
Le signore che amano gli stiletti di Jimmy Choo non devono preoccuparsi: la co-fondatrice, nonchè direttrice creativa, Tamara Mellon, che possiede il 17% delle azioni, manterrà il suo incarico.
La produzione del marchio del lusso, che negli ultimi anni alle scarpe ha unito una linea di accessori, proseguirà dunque all’insegna della continuità dal punto di vista stilistico ma anche gestionale: resta al suo posto anche il Ceo, Joshua Schulman.
Del resto, Jimmy Choo è un marchio che ha sempre riservato soddisfazioni agli investitori. Ha chiuso il 2010 con un fatturato di 150 milioni di sterline, e secondo l’acquirente segna una crescita del 10% in tutti i segmenti di business e in tutte le regioni in cui opera.
Sono 120 i negozi nel mondo (fra cui la boutique milanese, che ha recentemente traslocato da via San Pietro all’Orto a via Sant’Andrea, restando nel cuore del quadrilatero della moda).
Le creazioni di Jimmy Choo, spesso protagoniste del red carpet degli Oscar a Hollywood, fra le preferite (insieme alle Manolo Blahnik) di Carrie Bradshow, protagonista di Sex and the City, con un prezzo che in genere si aggira intorno ai mille dollari per un paio di scarpe, sono al top della moda mondiale.
La storia dell’azienda è indissolubilmente legata al nome del fondatore, Jimmy Choo, cittadino malaysiano che ha iniziato a produrre scarpe artigianale a Londra, nel laboratorio di Hackney, negli anni ’80. Nel 1988 Vogue gli dedica otto pagine, e proprio allla rivista fashion è legata la nascita, nelò ’96, della Jimmy Choo Ltd, fondata dallo stilista e dalla giornalista di Vogue Tamara Mellon. Choo ha venduto la sua quota, il 50% nel 2011 per dieci milioni di dollari.
Negli ultimi anni, sotto la proprietà di TowerBrook Capital Partners, il marchio ha conosciuto una forte espansione, che i compratori austriaci intendono proseguire. Fondamentale, fra gli altri, il mercato cinese, in forte espansione. Fra le opzioni che erano bstate valutatre prima di questa vendita, c’era la quotazione a Hong Kong. Il mercato del lusso nel 2010 è tornato ai livelli pre crisi e secondo le stime di Bain and Co raggiungerà i 185 miliardi di eurto nel 2011, con una crescita dell’8% sul 2010.