Il caffè è una bevanda mondiale, la cui storia risale ai tempi antichissimi delle società etiopi del 500 dopo Cristo. Nel corso dei millenni ha affrontato numerosissime trasformazioni per affermarsi, Paese per Paese, come bevanda più bevuta al mondo in tutte le sue molteplici tradizioni e modalità di preparazione.
Oggi né ripercorreremo la storia sino ad arrivare al legame indissolubile con il nostro Paese dove, per tradizione, rappresenta la bevanda “sacra” che sgorga dalla moka e che si offre in ogni occasione, dall’incontro di lavoro alla fine di un bel pasto in compagnia.
Una storia antichissima
Secondo i più eminenti esperti e storici, il caffè nasce oltre millecinquecento anni fa, esattamente nel 500 dopo Cristo. Le origini si collocano nell’Etiopia africana, la zona in cui cresceva la miglior qualità di piante da caffè selvagge a circa 1300 metri sul livello del mare. In numerose riviste si legge come la zona prediletta per queste piantagioni spontanee fosse la Kaffa, collocata a sud-est dell’Etiopia e da cui tale bevanda prende il nome.
Le tribù locali, a quei tempi, erano solite utilizzare bacche e semi di caffè per preparare ricette con le quali accompagnare piatti a base di grasso animale. Successivamente il caffè divenne sempre più importante nell’alimentazione etiope, tant’è che lo ritroviamo utilizzato come alimento rinvigorente per i guerrieri etiopi.
Il cammino del caffè inizia da qui, attraverso uno scambio sociale che lo portò, durante le guerre sudafricane, ad arrivare fino in Yemen. A partire dal tredicesimo secolo, quindi, il caffè iniziò a circolare dal Mar Rosso fino ad arrivare a Medina.
Il caffè nel mondo
La diffusione del caffè nel mondo è merito degli arabi che, a differenza degli etiopi, amavano utilizzarlo per i decotti. Furono proprio gli arabi a scoprire che, tostando e tritando i chicchi di caffè prima di farli bollire, ottenevano una bevanda piacevole e rigenerante, perfetta per dare sapore e colore.
Sarebbe questa, dunque, la ricetta originaria con la quale nacque il caffè che conosciamo oggi. Dalle prime tostature del 1200, quindi, si arrivò all’apertura di vere e proprie caffetterie che si diffusero a macchia d’olio a partire dal 1400. Il caffè era diventato una bevanda da socializzazione che rinvigoriva spirito e corpo e che, a differenza dell’alcol, non era vietata neanche alle donne.
La tradizione del caffè in Italia
L’arrivo del caffè in patria italiana risale al 1600, quando questa bevanda e i chicchi da cui proveniva furono commercializzati per la prima volta tra le Repubbliche Marinare. Inizialmente era considerata una bevanda medica ma, con il tempo, divenne sempre più uno sfizio piacevole di cui godevano, per lo più, le persone di maggiore estrazione sociale.
Il primo caffè che aprì in Italia fu quello ideato da Pietro Della Valle. Si trattava di un luogo molto diverso dalle caffetterie che conosciamo oggi, per cui sarebbe più corretto identificarlo come uno spaccio di caffè. Ad ogni modo il 1615 fu l’anno in cui, ufficialmente, il caffè diventa una bevanda italiana a tutti gli effetti.
Mode e gusti: le principali preparazioni del caffè
Da quel momento in poi tante cose sono cambiate, soprattutto rispetto all’utilizzo e ai modelli di moka distribuiti tra le varie regioni italiane. La tradizionale moka che tutti conosciamo nasce a cavallo tra le guerre da un’intuizione di Bialetti che, osservando le lavandaie che facevano il bucato, ideò il noto sistema di estrazione.
Al giorno d’oggi la moka resta lo strumento di preparazione del caffè più diffuso e apprezzato ma, al suo fianco, sono arrivate anche le macchine per capsule e cialde che, oltre all’espresso, permettono di preparare tantissime altre bevande come cappuccino e ginseng.
La moka, quindi, resta il punto fermo della tradizione dell’espresso nel nostro Paese anche se le bevande che gli italiani amano bere sono molte di più. Per esempio l’espresso si beve ristretto, normale o lungo oltre alle versioni corrette con rum e sambuca o a quelle impreziosite dalla schiuma di latte caldo e dalla polvere di cacao.
Le altre bevande a base di caffè
Oggi più che mai il caffè è la bevanda che, in solitaria o in compagnia, costituisce il pretesto ideale per godersi un momento di relax e rigenerare spirito e corpo.
Tuttavia gli italiani sono un popolo che ama deliziare il palato e che, a differenza di quanto possa sembrare, non disdegnano le novità da gustare. Ecco perché nel mercato nazionale hanno riscosso così tanto successo le macchine per caffè e bevande in cialde, grazie alle quali è possibile preparare espressi buoni come quelli al bar e non solo.
Con queste innovative macchine è possibile ottenere cappuccini cremosi e sfiziosi ma anche tè, tisane, orzi e ginseng. Sul mercato delle capsule compatibili (per esempio su siti di aziende specializzate come NeroRistretto), inoltre, è possibile scegliere tra gusti sfiziosi e originali come macarons alla mandorla, pistacchio, gianduja, cioccomenta e molto altro ancora. L’offerta cambia continuamente, a dimostrazione del fatto che oltre all’espresso della tradizione c’è molto di più, soprattutto per provare una colazione diversa dalle solite o allietare il palato con un break delizioso e pronto da bere in una manciata di secondi.