Il chokehold e la sua definizione
Il chokehold, tradotto come ‘presa per il collo’, è una manovra utilizzata dalle forze dell’ordine per immobilizzare un sospetto. Questa tecnica, sebbene possa sembrare efficace in situazioni di emergenza, comporta rischi significativi, tra cui la riduzione dell’afflusso di sangue al cervello e, nei casi più gravi, il soffocamento. La sua applicazione ha suscitato un acceso dibattito pubblico, specialmente dopo eventi tragici che hanno coinvolto cittadini innocenti.
Eventi che hanno scosso l’opinione pubblica
Negli ultimi anni, il chokehold è diventato un simbolo dell’eccessivo uso della forza da parte della polizia, in particolare nei confronti delle minoranze. Incidenti come la morte di Eric Garner nel 2014 a New York e quella di George Floyd a Minneapolis hanno catalizzato l’attenzione mondiale su questa pratica.
Entrambi i casi hanno portato a manifestazioni di protesta e richieste di riforma, evidenziando la necessità di un cambiamento radicale nelle politiche di polizia.
Riforme e divieti in atto
In risposta alle crescenti pressioni sociali, molte città americane hanno iniziato a vietare il chokehold. A Minneapolis, il consiglio cittadino ha votato per impedire l’uso di questa manovra, mentre in California il governatore Gavin Newsom ha adottato misure simili. Anche New York ha introdotto l’Eric Garner anti-chokehold Act, che prevede pene severe per gli agenti che utilizzano questa tecnica in modo letale. Queste riforme rappresentano un passo importante verso una maggiore responsabilità e trasparenza nelle forze dell’ordine.
Il caso di Liliana Resinovich e le sue implicazioni
Un caso recente che ha riacceso il dibattito sul chokehold è quello di Liliana Resinovich, il cui cadavere è stato trovato nei boschi di Trieste nel 2022.
Le indagini hanno rivelato segni di soffocamento, suggerendo che la tecnica del chokehold potrebbe essere stata utilizzata. Questo caso ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sull’uso della forza da parte delle autorità, evidenziando la necessità di una revisione delle pratiche di arresto e delle tecniche di immobilizzazione.