Fino al 13 marzo ad Amburgo è in corso una mostra dedicata al genio romantico di Philipp Otto Runge, che ne commemora il bicentenario della morte. La mostra è allestita presso la Kunsthalle di Amburgo, uno dei più grandi e importanti musei tedeschi che possiede 29 dei 35 dipinti di Runge esistenti.
Runge, dalla salute cagionevole sin dalla giovane età, è morto prematuramente di tubercolosi ma è comunque riuscito a studiare pittura all’Accademia di Copenaghen e a Dresda. Qui ha frequentato letterati e filosofi, protagonisti della letteratura e del pensiero romantico come Tieck, i due fratelli Schlegel e Goethe.
La mostra si intitola “Kosmos Runge. Der Morgen der Romantik” (Il Cosmo di Runge. Il mattino del Romanticismo) ed è la prima più grande retrospettiva degli ultimi 30 anni dedicata al grande artista del Romanticismo tedesco.
Le sue opere sono caratterizzate da paesaggi straordinari. Era infatti proprio attraverso l’arte che Runge tentava di penetrare i segreti della natura. Tanto che l’ossessione di tutta la sua breve vita fu la realizzazione di un ciclo intitolato “Tageszeiten” (I Tempi del Giorno) composto da quattro tele che avrebbero dovuto evocare paesaggi irreali tra figure allegoriche e simboli, nei diversi momenti della giornata e nelle quattro stagioni.
L’intento di Runge era unire i diversi generi di arte, poesia, pittura, musica e architettura in un’unica grande visione di insieme. Nei suoi famosi dipinti “Der kleine Morgen” e “Der große Morgen” (“La Mattina Piccola” e “La Mattina Grande”) esprime una dimensione tipicamente romantica della natura basata sui cicli della vita, le stagioni, e le ore del giorno.
Runge ha dato anche un contributo importante al genere del ritratto. I suoi autoritratti sono la testimonianza delle sue riflessioni e delle domande che si poneva su se stesso come persona e come artista.
La mostra in corso ad Amburgo presenta 35 dipinti e più di 200 disegni insieme a 50 ritagli che coprono l’intero repertorio della sua opera. Al centro dell’esibizione sta la lotta dell’artista per trovare il mezzo migliore di esprimere le sue idee. Dai primi schizzi concettuali fino ad arrivare ai dipinti finiti, i visitatori avranno l’impressione di riuscire a sbirciare da dietro le spalle questo poeta visionario al lavoro
