Il trionfo dei cattivi
Il 2024 si è rivelato un anno straordinario per i cattivi, sia reali che immaginari. Con l’uscita di opere come l’album GNX di Kendrick Lamar, che ha dominato le classifiche, è emerso un trend in cui la malvagità e l’anti-eroismo hanno preso piede nella cultura popolare. La figura del cattivo, spesso associata a comportamenti discutibili, ha trovato una nuova dimensione, diventando non solo un soggetto di intrattenimento, ma anche un simbolo di ribellione e autenticità.
Personaggi che sfidano le convenzioni
In serie come Il Pinguino, Colin Farrell interpreta Oz, un criminale che aspira a diventare un boss. La sua storia, intrisa di ambizione e moralità ambigua, ha catturato l’attenzione del pubblico, che si ritrova a simpatizzare con un personaggio che, pur compiendo scelte discutibili, incarna una determinazione inarrestabile.
Allo stesso modo, in Industry, il dramma bancario della Gen Z, la trader Harper Stern si muove in un mondo di inganni e manipolazioni, rendendo il suo percorso professionale tanto affascinante quanto discutibile.
La malvagità come specchio della società
La crescente popolarità di personaggi malvagi riflette una società in crisi, dove le norme morali tradizionali sono messe in discussione. Figure come Elon Musk e Donald Trump, percepiti come trasgressori, incarnano un desiderio di sovversione rispetto a un sistema percepito come oppressivo. In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale e i cambiamenti sociali generano ansia, i cattivi offrono una forma di ribellione che risuona con il pubblico. La loro audacia e la loro capacità di sfidare le convenzioni diventano un’attrattiva irresistibile, portando a una rivalutazione di ciò che significa essere ‘cattivi’ nel contesto contemporaneo.