Il Fisco italiano ha avviato un’azione legale contro tre dei più grandi nomi della tecnologia globale: Meta, LinkedIn e X. La richiesta di pagamento dell’IVA per gli anni compresi tra il 2015 e il 2022 ammonta a oltre un miliardo di euro, un’importante somma che ha attirato l’attenzione dei media e degli esperti del settore. Questa iniziativa è il risultato di indagini condotte dalla Procura di Milano, in collaborazione con la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate.
Dettagli della richiesta di pagamento
In particolare, il Fisco ha richiesto 887,6 milioni di euro a Meta, 140 milioni di euro a LinkedIn (parte di Microsoft) e 12,5 milioni di euro a X. La Procura ha deciso di concentrarsi solo sugli anni più recenti, poiché la prescrizione per il pagamento dell’IVA è fissata a dieci anni.
Questo significa che le aziende hanno un termine di 60 giorni per presentare un appello o avviare un procedimento legale.
La posizione delle aziende coinvolte
Meta ha già contestato la richiesta, affermando di collaborare con le autorità per rispettare le normative europee e locali. Tuttavia, l’azienda ha espresso il suo disaccordo sull’idea che l’accesso alle piattaforme online debba essere soggetto al pagamento dell’IVA. LinkedIn e X, al momento, non hanno rilasciato