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Il lusso di farlo con una Dunhill

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Un piccolo Spitfire e una breve citazione di Winston Churchill corredano il cofanetto di The Battle of Britain, a rievocare gli eroi inglesi dell’ultima guerra. Con un costo che si aggira intorno ai 2500 dollari, è disponibile in edizione limitata, un certificato numerato e un libro – The Spitfire Story di Peter R. March – incentrato sulle vicende di questo glorioso aereo da combattimento inglese.

Un singolare decor orientale, con fasce in giada e argento contraddistingue il profilo di un’Amber Root Jade Pagoda. Il packaging è – anche in questo caso – accompagnato da un volume rilegato (Jade), autografato e redatto dall’esperta di gemme preziose più famosa al mondo, Cecilia Lam Shiu Ling. Un testo insolito se abbinato all’oggetto in questione.

Ogni esemplare (ce ne sono appena cento, in giro) ha il proprio certificato numerato, firmato a mano.

Costo? Intorno ai 3500 dollari.

Ancora, Moon Landing Limited Edition, dedicato all’intramontabile Neil Armstrong (e al suo ormai datato aforisma: “That s one small step for man, one giant leap for mankind…”), è stato creato per celebrare il quarantesimo anniversario dei primi astronauti atterrati sulla luna; ce ne sono solo quaranta esemplari in tutto il mondo, il costo è di 2700 dollari, circa.

Di cosa stiamo parlando? Di pipe, naturalmente; anzi, di Dunhill da collezione: «Utili, affidabili, durevoli, belle… Le migliori fra tutte le altre!», requisiti ineccepibili per un oggetto così squisitamente maschile. Da cento anni, il loro “inventore”, l’inglese Alfred Dunhill, è considerato fonte di piacere per gli uomini cui ha offerto svariati modelli di lusso, premiate miscele di tabacco, accessori per il fumo e accenditori esclusivi; prodotti per intenditori, marcatamente mascolini, terreni, ricchi di fascino e inventiva.

Personaggio singolare, Sir Alfred Dunhill, grande ricercatore della bellezza, sicuro di sé in un perfetto aplomb britannico, non accettò mai compromessi nelle sue realizzazioni: la sua prima pipa, dopo tanti prodotti di pelle, bardature per cavalli, abbigliamento, accessori di grande successo come occhiali e orologi, fu caratterizzata da una protezione contro il vento, invenzione presto brevettata, grazie a un amico che più volte si era lamentato di non poter fumare la pipa a bordo della sua cabriolet.

La grande passione per il mondo del tabacco e dei suoi accessori sfociò dapprima nell’apertura di un negozio leggendario per tutti i fumatori, situato in una delle strade più eleganti di Londra, Duke Street St. James e, in seguito, nell’istituzione della più rinomata azienda produttrice di pipe a livello mondiale.

Fu nel 1912 che Alfred Dunhill cominciò a contrassegnare le sue pipe con il famoso punto bianco sul bocchino (The White Spot!), un segno molto piccolo e inimitabile, diventato un simbolo, un marchio di qualità.

Nessun compromesso anche per la lavorazione che si distingue in ben novantaquattro fasi e per i materiali adoperati: l’applicazione della migliore radica con lunga e paziente stagionatura, la foratura manuale del cannello, la limatura del bocchino per ottenere uno spessore preciso all’imboccatura, la lucidatura della radica con mescole particolari, sono momenti basilari ma sufficienti a interpretare l’unicità delle pipe Dunhill.

Le più pregiate, una vera chicca per i collezionisti di tutto il mondo, sono classificate con un “G” e una “H”, mentre le altre sono ripartite in otto categorie, da una a sei stelle. Le pipe di serie si differenziano con una cifra di quattro numeri, il primo indica la dimensione (da uno a sei, rispettivamente dalla più piccola alla più grande), il secondo, il tipo di bocchino, il terzo e il quarto numero indicano la forma della pipa. Le finiture sono sette: la liscia nera (Dress), color noce (Chestnut), la marrone chiara (Root Briar), la rossa (Bruyère), l’arancione (Root Amber); la sabbiata nera (Shell Briar) e bruna (Cumberland).

Gli appassionati di questo prezioso strumento e archetipo del classicismo inglese, sono generalmente di due tipi: è raro trovare un fumatore navigato che non abbia nella sua collezione privata almeno una pipa Dunhill e, allo stesso modo, difficile trovare un nuovo adepto al tabacco che non desideri ardentemente fumare con una Dunhill.

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Scritto da luxu

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