Il mondo “finto” di Twitter è in realtà molto più esteso della semplice compravendita di follower. Si è detto spesso che su Twitter è facile comprare follower e si pensa che la finzione o, meglio dire, gli automatismi del popolare social network siano tutti lì.
Nelle ultime settimane, ho condotto alcuni esperimenti su Twitter per provare diverse funzionalità che ti permettono praticamente di orchestrare senza grandi fatiche gli automatismi su Twitter e far crescere a dismisura l’account.
Voglio precisare che questo articolo non è un attacco a Twitter, ma vuole essere invece una presa di coscienza da parte di tutti dell’esistenza di alcuni modi di utilizzo automatizzato di Twitter, che spesso vediamo applicato ai vari account, senza magari rendersene conto. A tutela di Twitter, alcuni strumenti che citerò nell’articolo riportano la dicitura “not affiliated with Twitter in any way”.
Andiamo a step, come faccio a far crescere a dismisura l’account Twitter senza fatica?
- Compro follower finti
- Li sostituisco con follower veri o con meccanismi di #followback
- Unfollow in automatico chi non mi segue
- Messaggio di benvenuto automatico
- Automatizzo i post su Twitter
- Gestisco comodamente più account o più liste
- Check automatico della situazione per vedere se ho sostituito i follower falsi con follower veri
1. Si può cominciare così, si cerca un sito di compra/vendita follower, se ne trovano un po’ per tutti i gusti, ormai puoi anche bussare al vicino di casa, insieme allo zucchero ti può prestare anche qualche follower nuovo, dolce, acido, o un poco amaro lo scegli tu come vuoi. Uno fra tutti il sito fivver http://fiverr.com dove li puoi comprare a vari livelli, da varie fonti per prezzi veramente irrisori.
Se visitate il sito in realtà con 5$ si trova di tutto e non solo servizi per Twitter, ma anche per altri social network. Ma concentriamoci per ora su Twitter: se provate a mettere dentro il search del sito le parole “twitter real follower” vedrete che vi escono vari provider di questo servizio elencati a seconda del ranking di chi li ha già provati per voi.
Effetti collaterali: i provider “non sanno contare” ne chiedete 300, ne arrivano 500. Ne chiedete 500 ne arrivano 800 e rischiate di essere notati. Perché? Non è perché non sanno contare, ma perché in realtà vanno e vengono.
Questi finti follower sono più inaffidabili delle storie che l’inimitabile Walter White raccontava alla moglie all’inizio della serie Breaking Bad.
Se trovate l’offerta giusta, potete anche in realtà decidere di comprarli a tempo e sapete che alla scadenza del periodo di prova toglieranno automaticamente il disturbo. In realtà succede anche se dicono di restare, ma su questo aspetto si è parlato tanto in altri articoli, concentriamoci allora sui punti seguenti.
Spesso il vero motivo per cui vengono comprati è per poter procedere al punto 2, ovvero sbloccare i limiti di ratio following/followers imposti da Twitter, che potete trovare qui.
Ovvero, in sintesi, Twitter non ti permette di seguire più di 1000 nuove persone al giorno, ma soprattutto impone che gli account abbiano un ragionevole ratio da following e followers. Inoltre, Twitter esplicita chiaramente che se hai raggiunto il limite di 2000 utenti che segui devi aspettare di avere più follower prima di poter seguire altre persone. Fatta la regola trovato l’inganno, che le persone i follower se li comprano finti per poi cercare di convertirli in veri, seguendo persone che poi li riseguono a loro volta. Un bel giochino per passare il tempo gonfiando gli account, non c’è dubbio. Andiamo a scoprire come facilitare il tutto.
2. Ora che supponiamo, invece di comprarvi giornale e caffè, con lo stesso investimento avete comprato i follower potete divertirti a seguire 1000 nuovi account al giorno (veri almeno questi si spera). Come fare? Solitamente si va in un account che ha tanti follower o following e si sceglie quali si vuole seguire sperando che ci seguano a loro volta. Questo se si vuole seguire profili per noi interessanti. Invece se non vi importa nulla della qualità, ma solo della quantità ovviamente ecco anche qui l’inganno. Perché stare dietro ad account che bene che vada si accorgono dopo una settimana che li hai seguiti? Andiamo direttamente da chi è sempre online oppure da chi ha creato un sistema quasi automatizzato di #followback. In questo ultimo mese di esperimenti ne ho visti tanti di account che utilizzano questo sistema e devo dire che quello che mi ha colpito per costanza, tenacia e numeri (veri e finti) di risposte è questo account:
The Cat
Come funziona in questo caso la finzione? In pratica basta retwettare uno dei suoi numerosi post che mette quasi continuamente tutto il giorno e seguire più o meno indistintamente tutti quelli che pochi secondi prima hanno fatto lo stesso. Entro pochi secondi vedrai il tuo account invaso di followback.
Un altro trucco per aumentare l’efficacia di questi sistemi è scrivere nella propria bio la dicitura #followback oppure #ifollowback, è praticamente un marchio distintivo che garantisce che “fai parte del gruppo”, se ce l’hai e poi non segui chi ti segue rischi insulti sia in pubblico che in privato (e poi non dite che non vi avevo avvisato vi capiterà che se seguite gli account, ma non retweetate a vostra volta, vi chiedano anche non troppo educatamente lo shoutout: ovvero di consigliare ai vostri follower un preciso account, questo per evitare che voi possiate beneficiare del meccanismo senza che loro ne beneficino in visibilità sui vostri stessi account). I primi due step possono andare avanti tendenzialmente all’infinito o quanto meno finché l’account non è soddisfatto del suo numero di follower.
Effetto collaterale: vi state mettendo a seguire persone di cui non ve ne importa nulla, che postano tweet a volte al limite del legale nei loro contenuti, oppure assolutamente ridicoli o privi di senso perché interessati solo alla quantità di follower e non alla qualità dei contenuti. O ancor peggio account in tutte le lingue di cui non capite ciò che postano se non per il fatto che in continuazione ripostano il giochino da account come quello di The Cat o simili. Veramente in pochi secondi con questo sistema aumenti gratis i follower.
In questo mese ho pensato che magari funzionasse perché avevo un account curato e allora ho provato a togliere bio, foto, location e tutto e vedere se funzionava lo stesso. Si funziona lo stesso, il che implica che davvero non importa chi sei, cosa fai, cosa posti, ma sei solo un numero in più che decide di saltare in giostra e cominciare a girare.
3. Ma supponiamo che non tutti quelli che segui con il sistema precedente ti seguano a loro volta. Bisognerebbe cercare di limitare il numero di persone che –come si permettono (?)- decidono di non seguirti nonostante tu li segua? Vanno puniti, no? Ci sono vari strumenti veramente utili per beccarli subito e togliere la nostra presenza nel loro account in modo tale da non dover comprare nuovi follower per sbloccare i limiti di Twitter come spiegato in precedenza.
Ad esempio http://unfollowers.com ti permette di vedere chi non ti segue, chi è inattivo, chi non ti segue più da poco e molte altre analisi sia sui follower che sui following. In modo tale da ripulire agevolmente l’account. Effetti collaterali: richiede comunque un minimo di check personale sui singoli utenti. Il che non è di per sé un male. Ma se proprio l’utente non ha tempo o voglia di spulciare gli account uno per uno c’è la seguente.
L’app unfollow https://itunes.apple.com/us/app/unfollow-for-twitter/id369327398?mt=8 fa tutto lei in automatico: fai il login vedi chi non ti segue, a botte di 100 alla volta, li carichi tutti insieme, li selezioni tutti una volta che hai deciso se vuoi eliminare tutti quelli che non ti seguono o solo alcuni, e al resto ci pensa il sistema in automatico.
Consiglio: non caricate troppi utenti contemporaneamente se no l’App va un po’ in difficoltà. Effetti collaterali: da alcuni giorni alcune funzioni sono a pagamento, come ad esempio scoprire chi non ti segue più. Fino a qualche giorno fa invece era totalmente gratuita e a dir poco comodissima.
4. L’app Justunfollow http://www.justunfollow.com/ ad esempio oltre a fare gli stessi servizi da mobile ti permette di impostare sotto la dicitura automate anche un messaggio di benvenuto come direct message automatizzato per tutti i nuovi follower. Ad esempio nel mio caso ho impostato di collegarsi con me su LinkedIn. Effetti collaterali: La dicitura “via JustUnfollow.com” viene inclusa nel messaggio a meno che non si paghi la subscription.
5. Diciamo che siete soddisfatti del numero di follower ottenuti senza fatica impegno o simili e che state cercando di tramutarli in follower veri seguendo persone che vi interessano. Non vorrete mica faticare a sforzarvi a trovare contenuti interessanti da postare per ottenere il followback? C’è chi ha pensato di non crearvi questo disturbo, creando la medicina adatta, e quindi perché non usare un bello strumento che ti automatizza i post da tutta una serie di siti e fonti che scegli tu http://twitterfeed.com/
Supponiamo ad esempio che vogliate condividere tutti i post di Chefuturo! nel vostro account Twitter. Ecco le istruzioni per impostare Twitterfeed e avviare la condivisione automatica1. connettersi a: http://www.twitterfeed.com/2. effettuare la registrazione: http://twitterfeed.com/users/new- inserire le vostre email e relative password- compilare il codice di autenticazione captcha- cliccare su “create account”3. Creare il feed: http://twitterfeed.com/feed/newuser- compilare il campo “Feed Name” scrivendo: CheFuturo!– compilare il campo “Blog URL” scrivendo: http://www.chefuturo.it/feed/4. cliccare su “advanced settings” e:- impostare la voce “update frequency” a 30 mins e 1 update per volta- impostare la voce “post content” a title&description– compilare il campo “Post Suffix” scrivendo: via @chefuturo5. cliccare sul tasto “continue to step2″ in fondo alla pagina e proseguire6. Configurare Twitter cliccando sul pulsante “Twitter”- cliccare sul pulsante “Authenticate Twitter”- autorizzare la app Twitterfeed ad accedere al vostro account Twitter– cliccare sul tasto “create service” in fondo alla pagina
La stessa cosa può essere eseguita cercando il link dei feed sui siti di vostro interesse o anche sui siti della vostra stessa azienda.
Effetto collaterale: se postate tutto in automatico e qualcuno risponde ai vostri post, ma non siete online, il rischio è che si possa verificare una situazione di crisis management che richiederebbe la vostra attenzione immediata, che non potrà avvenire perché nel frattempo magari siete a sciare, dimenticandovi che contemporaneamente state anche twittando. State attenti.
6. Se dovete gestire più account o più liste c’è uno strumento anch’esso automatizzato veramente comodissimo https://tweetdeck.twitter.com/ che ti permette di organizzare e costruire timeline personalizzate tenendo traccia di diverse tipologie di liste, di account e create in un’unica interfaccia, trovando facilmente quello che si sta cercando. Infatti, ti permette anche di seguire specifici topics, eventi, hashtag e così via rifinendo i risultati con dei filtri.
7. Se volete sapere se alcuni dei vostri contatti hanno comprato follower finti, oppure se siete riusciti o meno a convertirli in veri, ci sono a loro volta dei tool in grado di scovarli.
-http://www.twitteraudit.com ad esempio promette anche di bloccare e ripulire tutti gli account fake che invadono il vostro profilo. Anche questi servizi in realtà sono caricati, in che senso? Che vendono i processi di pulizia degli account e quindi preferiscono farti pensare che molti più follower che hai siano finti invece che veri, in modo da convincerti a pagare per togliergli. Ecco il risultato sul mio account dopo averlo un po’ ripulito dopo i vari esperimenti condotti questo mese.
-Un altro strumento molto utilizzato per scovare follower finti è il seguente
http://www.socialbakers.com/twitter/fakefollowercheck/
In questo caso sul mio account fornisce risultati più o meno in linea con quelli di Twitter Audit, ma vi assicuro che non è sempre così. A volte capitano delle discrepanze anche abbastanza consistenti.
Per vedere se ci sono altri strumenti automatizzati spesso come dicevo sopra basta fare caso alla dicitura dei post e dei direct message.
Ad esempio questo è un tweet che indica che ho utilizzato l’App Unfollow e se ne vedono spesso girare di Tweet così sulle timeline.
Ad ogni modo, sono ancora validi molti degli strumenti che vi raccontavo qui più di un anno fa che in maniera semplice vi permettono di avere il massimo dai vostri profili Twitter.
Rimango dell’idea che per crescere a dismisura l’account Twitter ci voglia impegno e fatica. Perché allora raccontarvi questi sistemi? Ve li ho raccontati perché sono prassi diffuse tanto in Italia quanto all’estero. Ma anche se ormai la tecnologia automatizza un po’ tutti i processi, credo sia meglio puntare sulla qualità e non meramente sulla quantità.
Un altro motivo è che si possono creare sospetti del motivo reale che ci spinge a gonfiare un account sia privato che aziendale, con un potenziale danno di immagine piuttosto elevato. Che decidiate di usarli o no, con moderazione, alcuni di questi strumenti possono essere utili. L’importante è sempre chi li usa, come li usa, con che scopi li usa e quali obiettivi si vogliono ottenere.
Voi cosa ne pensate? Li usereste? Raccontateci la vostra esperienza su Twitter e quali strumenti utilizzate di più per potenziare o automatizzare i vostri profili.