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Il nuovo El Bulli di Ferran Adrià

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Qualche mese fa, il grande chef spagnolo Ferran Adrià aveva stupito tutti annunciando la chiusura del suo ristorante El Bulli in Costa Brava, considerato per anni il miglior ristorante del mondo.

All’inizio si credeva addirittura che lo chef avesse deciso di interrompere definitivamente la sua attività, ma in seguito era stato lo stesso Adrià a smentire tale ipotesi, dichiarando di essere al lavoro su un nuovo progetto che vedrà la luce nel 2014 e rinnoverà completamente El Bulli, facendolo rinascere come fondazione.

Giungono adesso nuovi particolari sul progetto di Adrià, che ha rilasciato un’intervista all’agenzia Efe in cui dettaglia maggiormente la sua nuova impresa. «Non ci saranno regole e orari fissi. – ha dichiarato lo chef – Il motore del progetto sarà la libertà creativa», ha precisato Adrià, sempre imprevedibile e disposto ad andare oltre, rompendo tutti gli schemi.

El Bulli chiuderà il 10 luglio 2011 e verrà trasformato, per riaprire poi nel 2014. Da ristorante diventerà un laboratorio di sperimentazione dove ci sarà molta tecnologia. Lo chef spagnolo ha intenzione di diffondere in tempo reale su Internet le attività del laboratorio. Una sfida che definisce stimolante: «sarà come essere su un set».

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Il nuovo laboratorio di cucina intende diventare fonte di ispirazione per gli chef maggiormente innovativi e creativi, condividendo le esperienze e confrontandosi grazie alle nuove tecnologie. Saranno previsti corsi di formazione, anche se Adrià ci tiene a precisare che non sarà una scuola. E poi conferenze, incontri e altre iniziative.

L’esperienza del nuovo laboratorio El Bulli non sarà confinata nello spazio dei locali spagnoli, ma sarà anche itinerante, con eventi che avranno luogo nelle principali città del mondo: Berlino, Buenos Aires, Londra, Madrid, New York e Miami.

Adrià ha siglato un accordo di quattro anni con l’azienda di telecomunicazioni spagnola Telefónica, che garantirà la fornitura dell’hardware e della connessione alla Rete alla base dell’innovativo “laboratorio connesso”.

Lo chef è consapevole della grande curiosità che sta suscitando la sua nuova iniziativa tra gli addetti ai lavori e i gourmet e lo considera un privilegio, ma pensa anche che «la gente abbia bisogno di una pausa da Ferran Adrià».

Certamente non la pensano così gli amanti della buona tavola di tutto il mondo, che sono comunque disposti ad aspettare: al termine di questa pausa biennale Adrià ritornerà, per presentare il suo nuovo ambizioso progetto.

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Scritto da luxu

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